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Giustizia: Agueci, Procuratore Palermo non sia frutto di accordi correntizi Csm

17 dicembre 2014 | 14.42
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"Mi auguro che oggi pomeriggio il Csm nomini Procuratore capo di Palermo una persona credibile, che riesca a compattare tutta la Procura" ma sopratutto che "sia frutto di una scelta trasparente e non il risultato di accordi correntizi". E' quanto dice all'Adnkronos il Procuratore capo facente funzione di Palermo, Leonardo Agueci, poche ore prima della nomina del nuovo capo del pool antimafia del capoluogo siciliano che prenderà il posto di Francesco Messineo, andato in pensione lo scorso agosto. "Spero che oggi pomeriggio il Csm scelga la persona migliore a capo della Procura di Palermo, la persona che abbia una immagine di professionalità, ma anche di esperienza, di contatto costante con la materia delle indagini, sia nell'azione di contrasto contro la criminalità organizzata sia contro i fenomeni di malaffare più gravi - dice Agueci - Un'esperienza acquisita e consolidata nel tempo, con titoli professionali ineccepibili".

E aggiunge: "Che sia una persona credibile per come si presenta, in cui l'ufficio si possa riconoscere, come persona migliore. E che poi sia frutto di una scelta trasparente e lineare e non effetto di accordi correntizi, o peggio ancora di altra natura, che poi rendono opaca la designazione". "Io per primo ho auspicato che in un momento così delicato, mentre parliamo di colleghi sottoposti a gravi rischi, mentre si parla di bombe e tritolo, è bene che l'ufficio abbia una guida solida", dice riferendosi alle minacce al pm Nino Di Matteo. E alla domanda su che aria tira oggi in procura Agueci risponde: "C'è una tranquilla attesa, proprio perché c'è questa esigenza di una figura che rappresenti l'ufficio a pieno titolo, per questo auspichiamo che la scelta sia fatta di una persona in cui l'ufficio si possa riconoscere, il migliore e che abbia la capacità di unire e di compattare l'ufficio. Che sappia fare squadra e creare senso di unità della Procura in tutti quanti".

La scelta è prevista per questo pomeriggio quando il plenum del Consiglio superiore della magistratura nominerà il procuratore capo di Palermo. Tre i candidati proposti dalla quinta commissione, che non è riuscita a esprimere una posizione unitaria: Sergio Lari, procuratore di Caltanissetta, Francesco Lo Voi, rappresentante italiano a Eurojust, e Guido Lo Forte, procuratore di Messina. A Lari sono andati i voti dei consiglieri di Area, Fabio Napoleone e Lucio Aschettino; Elisabetta Alberti Casellati, laica di Fi, e Claudio Galoppi, togato di Magistratura indipendente, hanno votato per Lo Voi; un solo voto a favore di Lo Forte, quello di Maria Rosaria San Giorgio, togata di Unicost e presidente della commissione. Lari e Lo Voi sarebbero dunque favoriti, e la partita in plenum potrebbe giocarsi tra loro due. Il tentativo di mediazione del vicepresidente Giovanni Legnini per arrivare a una nomina il più possibile condivisa andrà avanti fino alla fine. Determinante sarà il voto dei consiglieri laici. Alla domanda su chi ha più possibilità di vincere Agueci taglia corto: "Al momento i candidati sono tre e hanno tutti e tre ottimi titoli".

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