Le iniziative del governo per riformare la giustizia italiana "consistono in interventi contenuti e sono in parte frutto di compromesso". Così l'Associazione nazionale magistrati esprime la propria "delusione" rispetto "ai ripetuti annunci diffusi dal nuovo Esecutivo circa l'imminente riforma della giustizia e l'intensa attività che ha impegnato l'intera estate hanno generato molte aspettative e speranze". "Purtroppo - osserva critico l'Anm - le notizie finora diffuse non possono che suscitare delusione".
"Una prima analisi dell'intervento del Governo, in attesa che siano resi noti i testi ufficiali definitivi - si legge in una nota - deve guardare oltre le entusiastiche dichiarazioni pubbliche e gli slogan promozionali che l'accompagnano: dichiarazioni e slogan che vogliono dissimulare, con esibita enfasi, diversi cedimenti e timidezze". Gli interventi dell'Esecutivo, secondo i magistrati, "purtroppo non toccano il tema centrale delle risorse, quello che condiziona in larga misura l'efficienza della macchina giudiziaria, e sono destinati a produrre risultati assai inferiori alle attese".
La magistratura associata "non pone veti ed è pronta a discutere di tutto - assicura - ma non potrà tacere di fronte all'inefficacia di una riforma della giustizia definita rivoluzionaria e che invece, se tali linee fossero davvero confermate, si ridurrebbe a interventi di scarso respiro e a norme punitive, ispirate a logiche che credevamo appartenere al passato".