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Giustizia, Curzio: "Dalle riforme nel Pnrr innovazioni essenziali, decisiva sarà la fase attuativa"

21 gennaio 2022 | 11.22
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Il primo presidente della Cassazione Pietro Curzio: "Necessario riequilibrare rapporto tra numero pm e gip"

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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“Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da continui interventi legislativi sulla giustizia, ma quasi sempre a costo zero. Oggi, nel quadro del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), si colloca una pluralità di riforme, già avviate o in corso di elaborazione (processo penale, processo civile, diritto concorsuale, ordinamento giudiziario, giustizia tributaria, giustizia onoraria, sistema carcerario, per citare le principali), caratterizzate da una duplice novità: 1) sono sostenute da consistenti finanziamenti che permettono di accompagnarle con dotazioni di risorse umane e materiali; 2) sono sottoposte a meccanismi di rendicontazione dei risultati secondo precise scadenze sino al bilancio finale del 2026”. Così il primo presidente della Cassazione Pietro Curzio nella relazione per l’apertura dell’anno giudiziario.

Si tratta di innovazioni essenziali, che non esauriscono però i problemi di un percorso nel quale la legislazione delegata costituisce il passaggio più complesso e delicato, il vero fulcro del cambiamento – sottolinea Curzio - Si coglie nel Governo piena consapevolezza di quanto la fase concretamente attuativa delle riforme sia decisiva. A nostra volta siamo consapevoli di come sia decisivo il modo in cui la magistratura, per quanto di sua competenza, saprà applicare le nuove norme ed impiegare al meglio le risorse disponibili. Le potenzialità dell’Ufficio per il processo sono legate anche a questa capacità”.

Negli snodi del processo penale, bisognerà applicare con rigore i nuovi criteri di giudizio in sede di archiviazione, di udienza preliminare e di udienza filtro, in modo che il dibattimento si svolga solo se gli elementi acquisiti nelle indagini consentano una ragionevole previsione di condanna ed a tal fine sarà necessario riequilibrare il rapporto tra il numero dei pm e dei gip – prosegue - Anche in Cassazione, l’apprezzabile razionalizzazione del rito introdotta dalla riforma del processo civile darà i suoi frutti se saremo in grado di gestirla con oculatezza ed efficacia. Così come sarà importante che i giudici di merito utilizzino con saggezza il nuovo istituto del rinvio pregiudiziale”.

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