Ancora nulla di fatto per l'elezione dei due giudici della Corte costituzionale di nomina parlamentare. Nè Luciano Violante nè Antonio Catricalà, candidati di Pd e Forza Italia, hanno infatti raggiunto il quorum dei tre quinti l'Assemblea, pari a 570 voti. L'ex presidente della Camera si è fermato a quota 468, l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio del governo Monti a 368. Donato Bruno, sostenuto da settori di Forza Italia, ha invece ottenuto 120 consensi.
Fumata grigia invece per il Csm. Dopo l'elezione di ieri di Giovanni Legnini e Giuseppe Fanfani, oggi è passato Antonio Leone, indicato dal Nuovo centrodestra, che ha ottenuto 517 voti superando il quorum dei tre quinti dei votanti fissato a 490. Tetto non raggiunto dagli altri candidati in corsa: Teresa Bene, del Pd (480); Renato Balduzzi, di Scelta civica (462); Elisabetta Alberti Casellati e Luigi Vitali, entrambi di Forza Italia (rispettivamente 473 e 451); Nicola Colaianni, del Movimento 5 stelle (225).
A questo punto sarà quindi necessaria una nuova riunione del Parlamento in seduta comune, convocata per lunedì prossimo, 15 settembre, alle 15.