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Giustizia: rebus Consulta per Berlusconi, ritiro Catricalà riapre giochi

12 settembre 2014 | 18.16
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Resta apertissima la partita all'interno di Forza Italia sulle nomine 'mancanti' di Csm e Consulta. Il ritiro di Antonio Catricalà, indicato come candidato ufficiale dal partito azzurro fino alle ultime votazioni di ieri, ha fatto ritornare tutto alla casella di partenza. Per ora in campo è rimasto solo Donato Bruno, ma raccontano che potrebbe spuntare un outsider, ancora da individuare. Un nome che potrebbe sparigliare le carte e, secondo alcuni azzurri, far cadere anche quello di Luciano Violante. Allo stato, l'ex presidente della Camera resta il candidato del Pd.

Oltre a Bruno, è circolato in quota forzista il nome del consigliere uscente del Csm, Niccolò Zanon, ma dalle parti di piazza San Lorenzo in Lucina assicurano che per ora non c'è nessuna indicazione da parte di Arcore e il fine settimana servirà a riflettere. Anche perchè gli animi sono ancora caldissimi all'interno del partito, dopo le scintille tra Maria Rosaria Rossi e Raffaele Fitto sulla gestione e la futura leadership del movimento forzista.

Il passo indietro di Catricalà, all'indomani dell'ennesima fumata nera in Aula, non è indolore e potrebbe aprire nuovi scenari. I frondisti azzurri pro Bruno, specialmente quelli al Senato, tirano un sospiro di sollievo ma nulla è scontato. Spetterà al Cav e allo stato maggiore di Fi trovare una soluzione in tempi radidi, visto che il pressing del Colle e quello dei presidenti di Camera e Senato si fa sempre più forte.

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