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Cinema: 'Gli asteroidi' di Maccioni in sala a novembre

13 ottobre 2017 | 11.53
LETTURA: 3 minuti

Una scena de 'Gli  asteroidi' di Germano Maccioni
Una scena de 'Gli asteroidi' di Germano Maccioni

Arriva nelle sale italiane da mercoledì 1 novembre 'Gli asteroidi', il film opera prima del bolognese Germano Maccioni, reduce dall’ultimo Festival Internazionale di Locarno dove, unico film italiano presente nel Concorso principale, è stato a lungo applaudito dal pubblico. Il film intreccia piani narrativi curiosi e diversi, interpreti noti al pubblico accanto a giovani esordienti, atmosfere visive e musicali di spessore. Prodotto da Articolture e Ocean Productions con Rai Cinema, e distribuito da Istituto Luce-Cinecittà, che lo porterà sugli schermi dell’Emilia Romagna in speciale uscita anticipata dal 26 ottobre, il film segna l’esordio al lungometraggio di Maccioni, regista classe 1977, reduce da importanti esperienze di cortometraggi e documentari, tra cui il recente 'Fedele alla Linea' dedicato alla vita di Giovanni Lindo Ferretti, che ha avuto buoni riscontri di pubblico e tenuta nelle sale.

Scritto dal regista insieme a Giovanni Galavotti, 'Gli Asteroidi' porta per la prima volta sullo schermo un cast affiatato di giovani attori non-professionisti: Riccardo Frascari (nel ruolo di Pietro), Nicolas Balotti (Ivan) e Alessandro Tarabelloni (Cosmic), affiancati in ruoli chiave da Pippo Delbono e Chiara Caselli. La colonna sonora unisce la composizione originale di Lorenzo Esposito Fornasari a brani della cult band Lo Stato Sociale. Concepito, prodotto e realizzato interamente a Bologna e nella sua provincia, territorio che diventa autentico protagonista della pellicola, il film si inscrive nel genere attualissimo del coming-of-age, un romanzo di formazione innestato su una trama vivace di azione, e su uno sguardo di camera che indaga un piano insieme intimo e sociale.

Protagonisti sono tre ragazzi neppure ventenni legati da amicizia profonda, in un contesto in cui la crisi economica ha picchiato duro, e non ha risparmiato le loro famiglie, rendendo precari affetti e legami. Il presente sono giorni vuoti e ripetitivi: scuola, lavoro da quattro soldi, circolo ricreativo, vagabondaggi. Sullo sfondo due misteri: una serie di rapine nelle chiese, e il passaggio di un asteroide terribilmente vicino alla Terra. Uno scenario da provincia ex-industriale sconfinata, che poggia su un passato dove tutto ormai vacilla e tuttavia può prestarsi, quasi epico, a cavalcate selvagge alla John Ford su un motorino smarmittato. E quasi aliena, sull’orizzonte piatto della pianura emiliana, si staglia la stazione astronomica che nutre i sogni di uno dei ragazzi, Cosmic: lo stesso osservatorio astronomico, la Stazione Radioastronomica di Medicina (Bologna), de 'Il deserto rosso' di Antonioni.

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