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Gli insegnanti inglesi sfidano Johnson: 'Sbagliato togliere obbligo mascherine a scuola'

21 gennaio 2022 | 16.50
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Il premier britannico Boris Johnson - (Afp)
Il premier britannico Boris Johnson - (Afp)

I presidi inglesi sfidano Boris Johnson e insistono sull'obbligo di continuare ad indossare le mascherine a scuola, nonostante il premier abbia annunciato che la misura non è più ritenuta necessaria. Sono oltre 100, riporta il Telegraph, gli istituti scolastici che hanno scritto ai genitori per informarli che i loro figli dovranno continuare ad indossare le mascherine in classe, andando apertamente contro le indicazioni del governo.

I presidi hanno dalla loro parte i sindacati, che avevano reagito con rabbia a quanto annunciato mercoledì dal premier alla Camera dei Comuni, con la decisione di cancellare l'obbligo per insegnanti e studenti, a partire da giovedì prossimo. Ieri, il ministro dell'Istruzione, Nadhim Zahawi, aveva insistito sul fatto che "tutte le scuole" dovranno rispettare le indicazioni del governo, per consentire ai ragazzi di "vivere un'esperienza normale" in classe.

E tuttavia, molte scuole hanno annunciato che l'obbligo rimarrà in vigore "fino a nuova comunicazione". Alcuni istituti hanno spiegato la decisione, citando l'alto numero dei contagi nella loro area, mentre altre scuole hanno sostenuto che l'uso della mascherina contribuirà a prevenire nuove infezioni tra gli studenti e gli insegnanti.

Non tutti i genitori sono d'accordo, però e sembrano schierarsi con il governo. L'associazione 'UsForThem' ha riferito di essere stata contattata dai genitori di oltre un centinaio di scuole, che si sono detti "sconvolti" per la proroga dell'obbligo di mascherina, decisa dai presidi.

Sulla vicenda è intervenuto stamani lo stesso Johnson, che ha chiesto ai presidi e agli insegnanti di seguire le indicazioni del governo e di consentire agli studenti di avere un'istruzione "normale". Il portavoce del premier ha ricordato come proprio i giovani stati tra i più colpiti dalla pandemia, che ha avuto forte impatto sulla loro istruzione.

"Il primo ministro ritiene che sia vitale che i giovani ricevano un'istruzione faccia a faccia e godano in classe un'esperienza normale", ha detto il portavoce del premier, insistendo che a partire dal 27 gennaio non ci sarà più l'obbligo di indossare le mascherine in classe e in tutte le aree comuni degli istituti scolastici.

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