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Mostre: gli scatti più belli della fotografia naturalistica al Forte di Bard

03 febbraio 2015 | 14.52
LETTURA: 4 minuti

'Wildlife Photographer of the year', dal 7 febbraio al 2 giugno le foto più belle del pianeta. Nato nel 1965, il premio indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con il BBC Wildlife Magazine, ha raccolto in questa cinquantesima edizione 42mila concorrenti, provenienti da 96 paesi

Lo scatto di Edwin Shalin per 'Wildlife Photographer of the Year'
Lo scatto di Edwin Shalin per 'Wildlife Photographer of the Year'

Per il sesto anno, è il principale polo culturale della Valle d’Aosta, il Forte di Bard, ad ospitare in esclusiva, dal 7 febbraio al 2 giugno, la prima tappa italiana del tour mondiale della mostra fotografica 'Wildlife Photographer of the year', l’evento fotografico più prestigioso e importante del suo genere. Nato nel 1965, il premio indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con il BBC Wildlife Magazine, ha raccolto in questa cinquantesima edizione 42mila concorrenti, provenienti da 96 paesi, mostrando così i luoghi più sorprendenti del pianeta.

Le cento immagini premiate tra le 18 categorie gireranno i sei continenti in un tour internazionale di mostre che saranno visitate da milioni di persone. Attraverso la lente della fotografia naturalistica, la mostra coglie l'intrigo e la bellezza del nostro pianeta, dandoci un assaggio del mondo naturale come non è mai stato visto prima. L’immagine vincitrice è "The last great picture" di Michael Nichols (USA). Il fotografo ha creato un’immagine archetipa, che cattura l’essenza dei leoni in un tempo lontano, prima che fossero sotto minaccia.

La foto è stata scattata in Tanzania nel Serengeti National Park. Cinque leonesse si stavano riposando insieme ai loro cuccioli su uno sperone di roccia. Poco prima che scattasse la foto, le leonesse avevano attaccato e cacciato due maschi del branco. L’immagine è incorniciata con la vista delle pianure in un cielo di tardo pomeriggio. Michael Nichols ha scelto di immortalare i leoni ad infrarossi, trasformando così la luce e l’immagine in qualcosa di primordiale, quasi biblico.

Tra gli italiani vincitori Bruno D'Amicis, con la foto "The price they pay"

"Stinger in the sun" di Carlos Perez Naval (Spagna, 8 anni), è invece la foto vincitrice assoluta nella sezione "bambini" (fino a 17 anni). Lo scatto ritrae un comune scorpione che mostra il suo pungiglione come un avvertimento. Carlos lo ha trovato su una roccia vicino a casa a Torralba del Sinones nel nordest della Spagna, un luogo che Carlos visita spesso alla ricerca di rettili. Il sole del tardo pomeriggio crea un bagliore, che il fotografo è riuscito a catturare attraverso una doppia esposizione.

Tra gli italiani che hanno partecipato, Bruno D'Amicis, con la foto "The price they pay", ha vinto nella Categoria "World in our Hands", mentre i finalisti nelle rispettive categorie sono stati: Simone Sbaraglia, con la foto "Communal warmth" (categoria "Mammals"), Silvio Tavolaro, con la foto "Snow Stand" (categoria "Plants and Fungi"), Adriano Morettin, con la foto "Touch of Magic" (categoria "Underwater Species"), Alessandro Carboni, con la foto "Ice land" (categoria "Earth's Environments"), Cristiana Damiano, con la foto "A long line in legs" (categoria "Black and White"), Bernardo Cesare, con la foto "Kaleidoscope" (categoria "Natural design").

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