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Global strike, giovani in piazza per il clima e la pace

24 marzo 2022 | 11.38
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I ragazzi di Fridays for Future di tutto il mondo sono pronti a manifestare nelle strade di tutto il mondo con lo slogan 'People not profit'

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Domani in piazza per la pace e la giustizia climatica. I Friday for future di tutto il mondo tornano con un nuovo appuntamento del Global strike con lo slogan 'People not profit'. "Non ci sarà pace sostenibile, da nessuna parte, finché i nostri sistemi saranno legati ai combustibili fossili forniti da autocrati e dittatori" dichiarano i giovani attivisti che in Italia saranno presenti in oltre 20 piazze per chiedere a gran voce misure urgenti per il clima e la pace in Ucraina.

"Non è mai stato così chiaro come ora che una transizione ecologica giusta non solo è necessaria, ma è necessaria ora. L'ultimo rapporto dell'Ipcc ci dice che dobbiamo agire immediatamente" rimarcano i ragazzi di Friday for future che con questo sciopero chiedono anche "che i paesi del Nord del mondo 'riparino' i danni causati ai paesi del Sud garantendo dei risarcimenti climatici alle comunità più colpite. Questi risarcimenti sono parte di un processo di giustizia che permetterà di restituire il potere politico alle persone e alle comunità".

Risarcimenti che "non dovranno essere concessi sotto forma di 'prestiti', ma di 'finanziamenti', come risposta alle richieste delle comunità indigene ed emarginate affinché possano adattarsi e compensare le perdite e i danni subiti. Inoltre è necessario che le comunità tornino in possesso delle loro terre, ingiustamente sottratte". A livello globale la richiesta è di "una ridistribuzione della ricchezza, della tecnologia, dell’informazione e del potere politico dal Nord al Sud del mondo e dall’alto verso il basso.

Come ricorda Edwin Namakanda, attivista ugandese, non bisogna smettere di sottolineare che “i governi del Nord globale dovrebbero pagare per le perdite e i danni nelle nostre comunità non per un senso di solidarietà, ma perché è la loro responsabilità storica, e noi siamo qui per rivendicare quel debito”.

In Italia, il sindacato Flc-Cgil dei lavoratori della conoscenza ha aderito allo sciopero, per cui possono scioperare e scendere in piazza anche insegnanti e operatori scolastici delle scuole di ogni ordine e grado.

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