(Aki) - E' stata ''superata'' la crisi tra Qatar, da una parte, e Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Bahrain, dall'altra, dopo che questi ultimi tre Paesi hanno ritirato i loro ambasciatori da Doha a inizio marzo. Lo ha confermato il ministro degli Esteri del Qatar, Khalid bin Mohammad Al-Attiyah, durante una conferenza stampa in Kuwait dopo un incontro con l'omologo Sabah Al-Khalid Al-Sabah.
''La dichiarazione di Riad del 17 aprile e' chiara - ha detto Attiyah - Per i fratelli del Consiglio di cooperazione del Golfo (Ccg) la crisi e' superata''. Il Ccg riunisce Arabia Saudita, Bahrain, Emirati, Kuwait, Oman e Qatar. Il riferimento del ministro e' alla dichiarazione della riunione straordinaria che giovedi' scorso si e' tenuta nella capitale saudita tra i responsabili delle diplomazie dei Paesi arabi del Golfo per discutere della crisi. Attiyah, nelle prime dichiarazioni del Qatar dalla riunione, ha insistito sul fatto che da Doha non sono arrivate ''concessioni'' per porre fine alla disputa.
Secondo il ministro ''spetta ora ai fratelli degli Stati del Ccg far tornare i loro ambasciatori'' a Doha. Attiyah non ha tuttavia rivelato i dettagli dell'accordo che sarebbe stato raggiunto a Riad dopo la crisi esplosa quando Arabia Saudita, Emirati e Bahrain hanno accusato il Qatar di ingerenze negli affari interni di Paesi vicini. Sullo sfondo, le posizioni diverse sugli sviluppi in Egitto: Doha si e' infatti schierata con i Fratelli Musulmani del presidente deposto Mohamed Morsi, mentre Arabia Saudita, Bahrain ed Emirati hanno assicurato il loro sostegno alle nuove autorita'. Ufficialmente la decisione di ritirare gli ambasciatori e' scattata con la denuncia della violazione da parte del Qatar di un accordo di sicurezza tra i Paesi del Ccg che vieta ai membri dell'organizzazione di interferire negli affari interni di altri alleati.
