Continua il contrasto di Google contro gli annunci, i siti e gli operatori ingannevoli o pericolosi. Solo nel 2016, il colosso del web ha infatti rimosso 1,7 miliardi di annunci che violavano le policy di Google, "una quantità più che raddoppiata rispetto agli annunci rimossi nel 2015". Ad annunciarlo è il gigante di Mountain View che oggi ha pubblicato il Bad Ads Report 2016, il resoconto annuale sulle attività di Google per contrastare le pratiche pubblicitarie ingannevoli o pericolose.
"Per avere un’idea del numero, se ci volesse un secondo per rimuovere ciascuno di questi annunci, occorrerebbero 50 anni per rimuoverli tutti. Ma la nostra tecnologia è pensata per lavorare in modo molto più rapido" afferma Scott Spencer, Global Director of Product Management for Sustainable Ads in un blogpost ufficiale.
Il colosso del web è intervenuto contro annunci per prodotti illegali, rimuovendo nell'ultimo anno oltre 68 milioni di annunci per violazione sulle norme sanitarie 12,5 milioni in più rispetto al 2015, annunci fuorvianti cancellandone 80 milioni che avevano l’intento di allarmare e truffare gli utenti, annunci pericolosi su dispositivi mobili disabilitando oltre 23.000 annunci 'self-clicking' sulle piattaforme Google, con un aumento molto significativo rispetto all’anno precedente. Sempre l'anno scorso, l'azienda californiana ha rimosso, tra l'altro, quasi 7 milioni di annunci che cercavano intenzionalmente di aggirare i sistemi di rilevamento di Google.
"Un web libero e aperto è una risorsa vitale per le persone e le aziende di tutto il mondo. La pubblicità gioca un ruolo chiave nell'assicurare l’accesso a un’informazione online accurata e di qualità, ma la pubblicità ingannevole o pericolosa può rovinare l’esperienza online per tutti. Si tratta di annunci che possono promuovere prodotti illegali o offerte irrealistiche" afferma Spencer sul blogpost, sottolineando che questi annunci "possono indurre con l’inganno le persone a condividere informazioni personali, o infettare i dispositivi con software pericolosi". Per questo, "rappresentano una minaccia per gli utenti, per i partner di Google e per la sostenibilità stessa dell’open web come lo conosciamo"
"Abbiamo -ricorda il manager di Google- un rigoroso sistema di policy che regola le tipologie di annunci che sono consentiti su Google, per proteggere le persone dalla pubblicità fuorviante, inappropriata o dannosa. Abbiamo inoltre un team di ingegneri, esperti di policy, product manager e altre figure specializzate, impegnato ogni giorno per contrastare gli inserzionisti malintenzionati". "Nel corso degli anni, questo impegno ha fatto del web un posto migliore per gli utenti, e -aggiunge Specer- un posto peggiore per chi cerca di aggirare i sistemi pubblicitari per proprio tornaconto".
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