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Governo, Boccia: "Confronto con Renzi ma niente ricatti"

24 gennaio 2021 | 10.53
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Il ministro per gli Affari Regionali: "Crisi che solo Parlamento può risolvere". E sottolinea: "O noi troviamo le ragioni di questa alleanza sociale che abbiamo costruito un anno fa... oppure mi pare evidente che non c'è una strada alternativa al giudizio degli italiani"

(Foto Fotogramma/Ipa)
(Foto Fotogramma/Ipa)

"Noi ci siamo sempre stati, Renzi lo sa. Io penso che siccome il Parlamento è una casa di vetro, sia giusto confrontarsi in maniera trasparente in Parlamento. Non abbiamo ritirato noi le ministre, tra l'altro in un momento drammatico. Possiamo confrontarci in qualsiasi momento: il problema di fondo è non farlo con un ricatto, questo non è accettabile". Così a SkyTg24 Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali ed esponente Pd, parlando della crisi di governo.

Dialogo con Iv? "Mai un governo con la destra, questo lo posso garantire. Questa è una crisi che solo il Parlamento può risolvere, con grande trasparenza le forze politiche si diranno quello che si devono dire", afferma il ministro. "O noi troviamo le ragioni di questa alleanza sociale che abbiamo costruito un anno fa... oppure mi pare evidente che non c'è una strada alternativa al giudizio degli italiani. Non è una minaccia, ma una considerazione", sottolinea Boccia che aggiunge: "Noi un governo con i sovranisti non lo faremo mai... Sull'Europa non si può mediare: con il governo gialloverde l'Italia era ai margini".

Il ministro interviene anche sul ritardo nella consegna dei vaccini anti-Covid: "Pretendiamo che quei numeri vengano rispettati. Serve uno Stato forte per imporre alle aziende il rispetto delle regole". "I richiami saranno garantiti a tutti, non ci sarà nessuna conseguenza", assicura. Ad ogni modo l'immunità di gregge, ha osservato l'esponente Pd, "slitterà di qualche settimana".

"Ieri non c'è stato nessuno scontro" sul tema dei vaccini ma c'è stata "grande unità. Le regioni sostengono le azioni che il governo vuole fare" per chiedere il rispetto degli accordi sulla distribuzione delle dosi di vaccino., assicura ancora Boccia aggiungendo che "a quel tavolo la Regione Lombardia non c'era. Il presidente Fontana era impegnato nella sua conferenza stampa con l'assessore Moratti. Al tavolo c'erano i tecnici". Ma comunque "la Lombardia, come tutte le altre Regioni, è unita al governo nell'azione per la richiesta dei vaccini, che è un tema europeo, non solo italiano", ha sottolineato l'esponente Pd.

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