"Con le decisioni del Governo di ieri finalmente si riparte. Vanno registrate con favore alcune misure che guardano alla ripresa economica, ma rimane una grande iniquità da sanare: se è giusto infatti sostenere i redditi più bassi dopo tanti anni di crisi, è incomprensibile che i benefici Irap (concentrati sul costo del lavoro) e le riduzioni Irpef taglino fuori oltre tre milioni di piccole imprese senza dipendenti". Lo afferma Confesercenti.
"Non dimentichiamo - aggiunge Confesercenti - che il peso del fisco resta sempre molto forte: a fine marzo sia i beneficiari dei provvedimenti fiscali sia i 20 milioni di contribuenti esclusi dovranno far fronte al pagamento del conguaglio delle addizionali regionali e comunali, aumentato nella maggior parte dei casi".
"Indubbiamente ci sarà una ricaduta positiva sui consumi e alcuni interventi a favore delle Pmi serviranno ad alleviare le grandi difficoltà in cui versa questo parte fondamentale della nostra economia". Ma, conclude Confesercenti, "è lecito aspettarsi non solo che a questo punto vengano garantite le coperture finanziarie, ma anche che si renda più equa ed efficace questa importante operazione finalizzata a ritrovare rapidamente la via della crescita economica''.