Un'ora e dieci minuti di intervento a braccio del premier Matteo Renzi in aula al Senato per la fiducia al governo. Un discorso accompagnato da una ventina di battimani tra applausi e 'mezzi applausi'. Il piu' convinto, senza dubbio, quello che i senatori hanno tributato al presidente del Consiglio quando Renzi ha confermato l'impegno del governo per riportare al piu' presto in Italia i due fucilieri di marina Girone e Latorre, trattenuti in India da due anni.
L'intervento di Renzi, che ha toccato i temi del lavoro, delle riforme, del fisco, della lotta ad una burocrazia soffocante, non ha fatto registrare applausi fragorosi, e in qualche caso il battimani e' stato appena accennato o e' risultato un po' 'sbiadito', ad eccezione di quelli che l'aula di Palazzo Madama ha rivolto al premier quando Renzi ha ricordato la vicenda di Lucia Annibali, la ragazza sfigurata con l'acido dall'ex fidanzato, o quando ha promesso "risposte concrete" contro la disoccupazione, specialmente quella giovanile.
L'intervento di Renzi e' stato interrotto da qualche mugugno dell'opposizione quando il premier ha detto, applaudito dai banchi del Pd, di non aver paura delle elezioni. Una frase che e' stata sottolineata da un applauso ironico dai banchi dell'opposizione di centrodestra, mentre con una certa freddezza sono stati accolti quei passaggi del discorso in cui si prospettava la trasformazione del Senato rispetto al ruolo che oggi ha nel sistema del bicameralismo perfetto. Non e' mancato poi un botta e risposta con il Movimento 5 stelle. Il Pd si presenta alle elezioni e le vince, non mi risulta lo stesso del M5S, dice il premier rivolto ai grillini.