''Stiamo gestendo una grande sfida di cambiamento per il Paese in particolare nel mio settore, quello della cultura e del turismo''. Ad affermarlo, a margine dell'assemblea di Confindustria, è il ministro per i Beni culturali e il turismo Dario Franceschini. Oggi, rileva, "arriviamo avendo approvato norme molto importanti che rivoluzionano il rapporto tra privati e pubblico nel mondo della cultura che prevedono moltissimi interventi per incentivare il turismo".
Ad esempio, sottolinea il ministro, "il provvedimento che prevede un credito di imposta del 65% per le donazioni dei privati e delle imprese per il nostro patrimonio culturale è un cambiamento che le imprese e Confindustria sollecitavano a tempo. Adesso c'è l'incentivo fiscale più forte in Europa". "Ora - spiega Franceschini - non ci sono più alibi: ci aspettiamo di vedere ad una ad una le grandi e piccole imprese dare una mano a recuperare il patrimonio, che non è dello Stato e dei Comuni, ma - come dice l'Unesco - è patrimonio dell'umanità''.
L'Italia, conclude Franceschini, ''deve puntare su arte, cultura, storia e sulla sua capacità ad attrarre il turismo. Quando sono andato a giurare al Quirinale ho detto che mi sentivo chiamato nel ministero economico più importante: dopo tre mesi sono certo di essere nel ministero economico più importante''.