Monaco, 24 feb. - (Adnkronos/Dpa) - Il premier italiano, Matteo Renzi, assicura di voler cambiare completamente il paese. I suoi modelli sono politici riformisti come l'ex premier britannico Tony Blair o l'ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder, ma anche una figura meno prevedibile, un allenatore di calcio: il suo amico Josep Guardiola. Lo spagnolo del Bayern Monaco condivide due tratti con Renzi: gioventù e successo. E il leader del centro-sinistra non ha dubbi nell'elogiare Guardiola come esempio di leader aggressivo: "È incomparabile, il 'numero uno'", ha detto una volta Renzi.
L'amicizia è iniziata nel 2011, quando l'oggi presidente del consiglio italiano era sindaco di Firenze. In diverse interviste, Renzi ha tirato spesso fuori il concetto di "rottamare", con la pretesa di mettere fine alla casta politica italiana. E nel farlo ha elogiato uno come Guardiola. "Se il centrosinistra italiano avesse un Guardiola, vincerebbe tranquillamente. Non c'è un altro come lui. Sarebbe sufficiente un'ottava parte di Guardiola o perfino una sedicesima parte", ha affermato Renzi a gennaio 2011.
Dichiarazioni che sono arrivate all'orecchio di Guardiola, che non ha tardato a mettersi in contatto per telefono e ringraziare, l'allora Sindaco, per gli elogi. Quella stessa estate del 2011, il tecnico spagnolo è andato in ferie con la sua famiglia in Toscana ed ha sfruttato l'occasione per conoscere personalmente Renzi. Guardiola ama molto l'Italia, un paese dove ha militato come giocatore con le maglie di Brescia e Roma. Nei suoi incontri con Renzi nel 2011, i due sono stati varie volte a mangiare insieme ed hanno messo sul tavolo argomenti di politica, cucina, arte e calcio: visto che Renzi è un acceso tifoso della Fiorentina. (segue)