Lo zittisce, non lo fa parlare. Dura pochi minuti l'incontro tra Matteo Renzi e Beppe Grillo. Pochi minuti in cui lo streaming diventa un ring a cui segue un comizio improvvisato con i cronisti. Il leader M5S si intrattiene per poco a Montecitorio, sale su un taxi a meno di un'ora dall'incontro con Renzi e si allontana dall'odiato Palazzo. Dietro si lascia l'entusiasmo dei fedelissimi e i consueti mugugni dei dissidenti. Ma non solo.
Stavolta anche qualche 'oltranzista' è deluso dal "one man show", come lo definisce poco dopo, puntando il dito, la senatrice Alessandra Bencini. Chi lo ha visto dopo il 'round', racconta all'Adnkronos che Grillo non ha commentato la 'performance' nella sala del Cavaliere, ma si è limitato a dire di Renzi: "è nient'altro che un bambino".
Nel cortile di Montecitorio un gruppo di fedelissimi intanto gongola per la 'performance' del capo. "Lo ha asfaltato", dicono sorridenti Giorgio Sorial e Daniele Del Grosso. Dello stesso avviso Laura Castelli. Per la deputata piemontese, Grillo "ha fatto esattamente quello che ha chiesto la Rete: andare da Renzi a dirgli quello che pensiamo di lui". Un drappello di fedelissimi esulta e 'sfida' i cronisti: "avanti, ammettetelo, lo ha distrutto". Alessandro Di Battista passa di lì con l'entusiasmo vivo negli occhi. Pochi metri più in là i 'ribelli' scelgono il silenzio. Muti, tra gli altri, Walter Rizzetto e Aris Prodani. (segue)