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Meloni da Draghi: "O green pass o proroga stato emergenza"

03 novembre 2021 | 17.25
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Incontro a Palazzo Chigi: "Se il green pass funziona, non c'è bisogno della proroga"

Meloni da Draghi:

"Delle due, l'una: o il green pass funziona e non c'è bisogno di prorogare lo stato d'emergenza, o c'è bisogno di prorogare lo stato d'emergenza" oltre il 31 dicembre 2021 "e allora il green pass non funziona e qualcuno deve rivedere questa scelta". Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, si esprime così dopo l'incontro a Palazzo Chigi con il premier Mario Draghi.

Tra gli argomento affrontati, "abbiamo parlato del rischio, della proposta, di ipotesi di proroga dello stato d'emergenza" che potrebbe essere prolungato fino alla primavera 2022. "Delle due, l'una. L'Italia è la nazione che ha usato il green pass in assoluto nel modo più invasivo: il governo ieri ci ha detto che con il green pass saremmo stati liberi. Delle due, l'una: o il green pass funziona e non c'è bisogno di prorogare lo stato d'emergenza, o c'è bisogno di prorogare lo stato d'emergenza e allora e allora il green pass non funziona e qualcuno deve rivedere questa scelta", dice Meloni. Sull'eventuale proroga dello stato d'emergenza "il premier ha detto che non ha ancora deciso"

"Abbiamo posto al presidente anche un problema di clima. Credo che in questa nazione si abbia diritto di manifestare il proprio dissenso. Sono rimasta oggettivamente molto colpita dal provvedimento di daspo che è stato comminato al sindacalista Stefano Puzzer. Credo che queste non siano reazioni degne di una democrazia. Non siamo la Corea, non siamo la Cina, non siamo i Talebani, non siamo la Turchia, noi siamo l'Italia e in questa nazione c'è il diritto a manifestare il proprio dissenso", prosegue.

Nel meeting, "abbiamo portato le proposte di Fratelli d'Italia relativamente alle esigenze di cittadini, aziende, famiglie italiane, partendo del tema delle tasse. Fratelli d'Italia rivendica che gli otto miliardi investiti dal governo" per la riduzione delle tasse "vadano interamente sul tema del taglio del cuneo contributivo, da dividersi lato lavoratore, lato azienda".

Capitolo pensioni: "A dicembre scadrà il contributo di solidarietà che era stato chiesto ai pensionati molto, molto più fortunati di quelli che vanno in pensione oggi o dei giovani di domani: chiediamo che si reintroduca il contributo di solidarietà e abbiamo portato al presidente Draghi la nostra storica proposta di ricalcolo delle pensioni retributive troppo alte per sanare la vergogna delle pensioni d'oro".

"Siamo drammaticamente preoccupati dalla revisione delle stime catastali e dal rischio di un aumento delle tasse che inevitabilmente ne deriverebbe. Abbiamo chiesto al presidente del Consiglio di concentrarsi unicamente sulla emersione delle case non accatastate, ma di non porre le basi per un aumento della tassazione sulla casa che sarebbe drammatica", dice ancora.

Quindi, "abbiamo parlato di redditi di cittadinanza. Leggiamo di quasi 50 milioni di euro finiti nelle tasche di chi non aveva diritto. I controlli vanno fatti prima di dare il reddito di cittadinanza".

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