Prima la camicia bianca, capo passepartout per eccellenza, amato soprattutto dai giovani ma anche da star e attori. Poi il giubbotto di pelle nera, stile Fonzie. Ora i jeans con le 'cifre'. Il look informale di Matteo Renzi si arricchisce di un altro dettaglio, che già fa tendenza tra i fashion addicted. Da tempo la personalizzazione della politica è entrata nella dimensione del comune sentire della gente. Tant'è che l'immagine del potere si fonde sempre di più con il potere dell'immagine. Il leader del Pd ne sa qualcosa e lo dimostra con una cura quasi maniacale del suo aspetto esteriore: veste, parla e gesticola, per essere alla mano, giovanile, fuori dagli schemi e dal palazzo.
Appassionato del denim, il premier, raccontano, avrebbe deciso di personalizzare i suoi pantaloni trasformandoli in un capo unico e originale, con le proprie iniziali, M.R., ricamate sulla tasca. Un vezzo molto fashion, che fa tanto 'griffe del presidente'.
Appena può, durante il tempo libero ma anche in qualche occasione non ufficiale, di solito nel week end (soprattutto quelli fiorentini), il 'rottamatore' sfoggia un paio di blue-jeans con camicia immacolata e giubbino scamosciato di color marrone. Renzi li preferisce stretch, modello custom fit, con una vestibilità più aderente di quella classica, cioè stretti in vita e a sigaretta. Ma con una particolarità, appunto, il tocco personale del suo nome.
(Adnkronos) - L'ex sindaco di Firenze, infatti, ha un debole per l'abbigliamento fit, tant'è che spesso indossa completi, per lo più grigi o neri con giacca dal taglio più sportivo a 3 bottoni, stretti in vita e molto aderenti alle gambe, come il gessato total black di oggi alla cerimonia all'Altare della Patria per rendere omaggio ai caduti di tutte le guerre. Altro debole renziano è la cravatta: il presidente del Consiglio predilige quelle lucide dai toni glamour ciclamino, bordeaux o blu, sempre di taglio stretto, secondo la moda del momento, ma poco british.
Secondo i nuovi trend della politica, non è più il ruolo a dominare la scena e la comunicazione pubblica, ma la personalità, che viene costruita su misura. La sfida del leader Dem, dunque, passa inevitabilmente anche dal look, consapevole che l'abbigliamento e gli accessori, in particolare, fanno la differenze, perchè sono uno dei pochi strumenti di instant messaging politico.
E così, dopo il doppiopetto da 'cummenda' di Silvio Berlusconi, il loden di Mario Monti, il cashmire di Fausto Bertinotti, la canottiera di Umberto Bossi e le cravatte 'cangianti' dal nero al blu al rosso al lilla, sono i jeans su misura con le 'cifre' a definire la stagione politica del Paese.
