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Governo, Sala: "A Conte ora non ci sono alternative"

04 giugno 2020 | 16.39
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Il sindaco di Milano: "Quando il premier dice che non c'è bisogno di rimpasto smetto di rompere le scatole". E sottolinea: "Numeri alla mano senza i 5 Stelle non si governa"

(Fotogramma)
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''Credo che a Conte in questo momento non ci siano alternative, e credo che onestamente Conte abbia fatto il suo: di Conte do un giudizio positivo''. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a Timeline su SkyTg24, soffermandosi poi sull'impossibilità di formazioni di governo senza i 5 Stelle.

''Qualcuno - ha chiesto - riesce a spiegarmi come può nascere un governo senza i 5 Stelle? Numeri alla mano senza i 5 Stelle non si governa, punto. Personalmente mi sento più rinfrancato di vedere all'opera in questo momento difficile un governo Pd - 5 Stelle che un governo Lega - 5 Stelle''.

''Io ho sottolineato la necessità di avere un governo fatto di persone di altissima esperienza. Ieri Conte ha detto che la sua squadra è questa qua, io mi taccio. Non mi sento di continuare a insistere - ha aggiunto - questo governo, non nascondiamolo, ha il compito più difficile dal dopoguerra, non solo per le difficoltà economiche e sociali, ma è come se tutti i nodi venissero al pettine. E quando Conte che è l'allenatore che li vede dice che non serve alcun rimpasto, io da ieri sera ho deciso che la smetto di rompere le scatole''.

Poi, parlando dell'utilizzo del Recovery Fund, Sala ha osservato: ''Certamente qui c'è un problema di infrastrutture di vario tipo. Che Milano e Genova non siano collegate dall'alta velocità, ad esempio, è un errore. Quindi dalle infrastrutture bisogna partire, c'è moltissimo da fare''. "Al Paese - ha evidenziato - mancano due cose: una visione di lungo termine di grandi progetti di investimento e non c'è mai stata una stagione delle riforme. Ora dire che vogliamo sburocratizzare va bene, ma bisogna saperlo fare''.

''Da questa situazione ne usciremo con grandissime cicatrici - ha sottolineato poi il sindaco - la disoccupazione a Milano sta crescendo veramente moltissimo e per tornare alla Milano di qualche mese fa ci vorranno due o tre anni" .

''La speranza è che si utilizzi questa esperienza per fare delle politiche diverse. Per esempio dal punto di vista della mobilità e dell'ambiente sto cercando di cambiare alcune cose. Il comune di Milano sembra la cosa più burocratica che ci sia. Eppure abbiamo siglato un buon protocollo con i sindacati per regolare il ritorno al lavoro dei dipendenti, possono entrare dalle 7.30 a mezzogiorno, e possono lavorare al sabato facendo lo stesso monte ore della settimana. Perché dobbiamo far sì che alle 8 non ci sia concentrazione di traffico'' ha detto Sala.

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