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Governo, Stefanini (Ispi): "Se Draghi cade brutto segnale per Europa e regalo a Putin"

20 luglio 2022 | 18.07
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"L'incertezza fa il gioco di Mosca che vuole una Ue divisa. Irresponsabili i partiti che hanno aperto"

 - Mario Draghi (Fotogramma)
- Mario Draghi (Fotogramma)

“La Russia tirerà un sospiro di sollievo se il governo Draghi dovesse cadere”. Lo dice all’Adnkronos il senior advisor dell’Istituto per gli Studi di politica internazionale (Ispi) Stefano Stefanini, secondo cui “vedere un Paese europeo, che finora ha adottato una coerente linea europea e atlantica, in una situazione di debolezza e di incertezza politica, fa il gioco di Mosca, che vuole una Ue divisa. La fine dell’esecutivo guidato da Draghi è un brutto segnale per l’Europa e un regalo a Putin”.

“Non sono un dietrologo e non so se c’è la mano di Mosca nelle ragioni che hanno portato alla crisi di Governo – spiega Stefanini - Ma una cosa è certa ed è che stiamo portando acqua al mulino della Russia. Putin sta cercando di indebolire l’Europa, rendendo instabili e incerti i singoli Paesi dell'Unione. E questa è senza dubbio una sua vittoria, che fa capo a una mentalità che non concepisce ma nega ogni multilateralismo. Sono 20 anni che il presidente russo porta avanti il proprio concetto di ‘democrazia sovrana’, di fronte al quale l’Europa viene considerata come un’’entità inconsistente’, proprio perché fondata sull’idea, per lui inconcepibile, della rinuncia individuale per il bene collettivo”.

La crisi di governo, dunque, secondo Stefanini, non farebbe che confermare le convinzioni di Putin, che “non contemplano l’idea di base europea e delle Nazioni Unite del 'win-win' - che ci distingue nettamente dalla concezione russa, dove sempre c'è qualcuno che vince e un altro che perde - secondo cui una vittoria collettiva prevede necessariamente sacrifici individuali”.

Atteggiamento, quello incarnato dal presidente russo, riscontrabile in casa nostra, nell’”irresponsabilità dei partiti che hanno aperto una crisi, che, a prescindere dalle conseguenze che avrà sul fronte russo-ucraino, avrà ripercussioni in un Paese che si stava riprendendo dalla pandemia, che sta affrontando la siccità e che il prossimo inverno dovrà vedersela con i problemi legati all’approvvigionamento energetico”.

(di Cristiano Camera)

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