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Sì del Cdm a scostamento bilancio di 25 miliardi

22 luglio 2020 | 23.00
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E' quanto si apprende da fonti ministeriali. Il deficit sale così a 11,9% e il debito a 157,6% del Pil. Catalfo: "Più carburante a imprese e più tutele lavoratori". Nessuna decisione su stato emergenza, ipotesi Conte in Parlamento. Il premier durante l'informativa al Senato: "Da Ue decisioni di portata storica". Il bagno di folla in piazza: "Grazie presidente"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

Il Cdm, si apprende da fonti ministeriali, ha dato il via libero ad uno scostamento di Bilancio da 25mld. La riunione era stata preceduta da un lungo vertice dei capidelegazione e responsabili economici di maggioranza con il premier Conte.

Nell'incontro che ha preceduto il Cdm si sarebbe anche parlato del Recovery fund.

Il governo chiederà l'autorizzazione al Parlamento per un ulteriore ricorso all'indebitamento di 25 miliardi di euro nel 2020, 6,1 miliardi nel 2021, 1,0 miliardi nel 2022, 6,2 miliardi di euro nel 2023, 5,0 miliardi di euro nel 2024, 3,3 miliardi nel 2025, e 1,7 miliardi a decorrere dal 2026. Il nuovo livello di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è, di conseguenza, fissato all'11,9 per cento del PIL nel 2020. Il nuovo livello del debito pubblico si attesta al 157,6 per cento del PIL nel 2020.

"Rifinanziamento della cassa integrazione, incentivi per le nuove assunzioni e potenziamento del fondo nuove competenze. Con la parte più consistente dei 25 miliardi dello scostamento di bilancio approvato in Cdm, diamo ulteriore carburante alle imprese e più tutele ai lavoratori". Lo afferma il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo in un tweet.

Il Consiglio dei ministri non ha preso alcuna decisione formale sulla proroga dello stato di emergenza per il Coronavirus, attualmente in scadenza al 31 luglio. In giornata era circolata la voce di un possibile slittamento al 31 ottobre.

La proroga sarebbe necessaria per chiudere tutti i fronti su cui è impegnato il governo a causa dell'emergenza Covid, come i vari adempimenti necessari a garantire l'apertura in sicurezza delle scuole a settembre. Per questo, secondo alcune fonti ministeriali, il governo si è preso un 'di più' di riflessione e il premier Giuseppe Conte dovrebbe comunque passare dal Parlamento, forse già ad inizio settimana, prima di assumere ogni decisione.

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