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8 marzo: Grant Thornton, crescono posizioni donne ceo a livello mondiale

08 marzo 2017 | 11.35
LETTURA: 5 minuti

Nel mondo 25% posizioni dirigenziali è ricoperto da donne.

Silvia Fiesoli
Silvia Fiesoli

"In Ria Grant Thornton crescono le posizioni delle donne con qualifica di ceo e di leader a livello mondiale". Lo dice Silvia Fiesoli, partner e nel cda di Ria Grant Thornton e International business center director per l’Italia, in un'intervista a Labitalia. "Ria Grant Thornton -spiega- è una società di revisione e contabilità organizzativa con radici italiane, presente sul territorio con oltre 250 professionisti, tra cui 19 partner in 17 uffici, con un'offerta ampia di servizi in diverse aree di specializzazione. Il network internazionale Grant Thornton, di cui la società ha la membership, è una delle organizzazioni leader a livello mondiale. E' presente in 130 Paesi, con 705 uffici e 47.000 professionisti". (video)

"L'azienda -sostiene- ha deciso di puntare sulle donne perché contribuiscono al successo dell'azienda perché hanno una prospettiva e un modo di vedere le problematiche in maniera diversa. Lo dicono anche le statistiche è sicuramente un valore vincente per l'economia aziendale. Non è affatto difficile poi lavorare in team con le donne: sono creative, trovano soluzioni diverse ai problemi rispetto agli uomini. Un modo costruttivo di risolvere i problemi e di affrontare l'attività lavorativa".

"Per agevolare la vita lavorativa delle donne -ammette Silvia Fiesoli- sarebbe meglio implementare il telelavoro o una modalità lavorativa più flessibile, così da consentire alle donne di poter svolgere sia l'attività professionale in maniera adeguata, ma anche dedicarsi all'attività familiare che comunque è richiesta".

"Il numero di donne in Grant Thornton -ricorda- con posizioni di ceo e leader a livello mondiale sono aumentate negli ultimi 12 mesi, con 3 paesi dove hanno un ruolo di leader in un una posizione su due, ovvero: Porto Rico (52%), Colombia (49%) e Caraibi e paesi del Commonwealth (46%). In Italia in Ria Grant Thornton il 52% delle professioniste sono donn e".

"Nel network mondiale Grant Thornton -sottolinea Fiesoli- la rappresentatività di donne in posizioni di leadership sono diverse, da Francesca Lagerberg, global leader tax services a Stephanie Hasenbos-Case, global leader people and culture, da Sacha Romanovitch, ceo in UK a Victoria Ma Espano, ceo delle Filippine, Gillian Saunders, global head of travel, tourism & leisure, Sian Sinclair, global head of Real estate & construction".

"Il network Grant Thornton -fa notare- è tra quelli all’avanguardia nel mondo in termini di presenza di donne in posizioni manageriali e di leadership, con ben 3 paesi dove un leader su due è donna e 22 paesi dove ci sono più colleghe donne che uomini. In Italia il personale della società è composto da più donne che uomini con una rappresentatività del 52%. Le donne si distinguono per la loro capacità multidisciplinari, nella gestione del rischio e dei conflitti in azienda. Molte di noi hanno più responsabilità sia in ufficio sia in famiglia sia nel tempo libero in attività ad esempio di volontariato. Queste esperienze multidisciplinari e multiculturali aiutano ad avere spesso una visione più completa ed equilibrata dei problemi e delle soluzioni da trovare”.

Nella classifica delle 40 member firm Grant Thornton intervistate nei diversi paesi del mondo, tra le prime posizioni (secondo l’elaborazione Ria Grant Thornton) per numero di donne dirigenti o al vertice abbiamo nelle prime 3 posizioni Puerto Rico (52%), Colombia (49%), Russia (48%). Tra gli altri paesi tra i primi 10 spiccano poi Caraibi e paesi del Commonwealth (46%), Svezia (39%), a pari merito al 38% Argentina, Paesi Baltici e Sud Africa, Francia (37%) e Usa (34%).

Riguardo, invece, la classifica della presenza di donne dipendenti nei 40 paesi analizzati dove le società Grant Thornton sono presenti, ben 15 paesi hanno una presenza superiore rispetto ai colleghi maschi, tra cui ai primi posti Paesi Baltici (80%), Polonia (77%), Russia (66%), Cina e Hong Kong (65%), Cipro (64%), Svezia (63%), Porto Rico (62%), mentre a pari merito con una quota rosa del 60% Argentina, Singapore, Colombia e Paesi del Commonwealth. L’Italia è tra le top 20 con il 52%.

Ria Grant Thornton dall’inizio dell’anno sta, inoltre, investendo in un piano di sviluppo dedicato ai giovani talenti. Un programma di selezione di 100 laureati nei prossimi 18 mesi, con particolare attenzione al potenziale delle migliori donne laureate e alle giovani professioniste che lavorano nelle 17 città e regioni del paese dove è presente la società.

"Dal 2012 Ria Grant Thornton -ricorda Silva Fiesoli- promuove diverse iniziative meritevoli in cui sono coinvolte le donne. Tra cui quelle legate alla Comunità di S’Egidio nei diversi centri di accoglienza e per il pranzo di natale nella Basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma dove vengono accolti 700 persone bisognose".

"C'è anche il premio annuale alla società -aggiunge- che si è contraddistinta per la valorizzazione del lavoro femminile e per la rendicontazione di genere 'Donne al lavoro in Cooperativa- rendicontazione di genere nel bilancio di sostenibilità', nell’ambito del premio 'Quadrofedele Airces' per i migliori bilancio d’esercizio e miglior bilancio sociale delle cooperative aderenti alla Legacoop".

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