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Tsipras ai suoi: votate il piano o lascio. Tensione in piazza Syntagma

15 luglio 2015 | 08.32
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Fmi: debito Atene insostenibile. Con la crisi isole in saldo, gli annunci online dei privati

(AFP PHOTO)  - (AFP PHOTO)
(AFP PHOTO) - (AFP PHOTO)

Disordini a piazza Syntagma, ad Atene, durante una manifestazione contro l'accordo raggiunto con i creditori . Un gruppo di attivisti ha lanciato molotov nel corso della manifestazione organizzata contro il disegno di legge con le riforme richieste dall'Europa che il Parlamento sta discutendo.

A lanciare le molotov sono stati alcune persone con il volto coperto da maschere antigas. La polizia, che ha schierato nella zona di piazza Syntagma 5mila agenti, ha risposto con gas lacrimogeni. Un camioncino di una rete televisiva è stato dato alle fiamme.

La giornata ha visto anche diverse tensioni anche dentro Syriza. Il comitato centrale si è spaccato: 109 dei suoi 201 membri si sono schierati contro l'accordo e hanno chiesto la convocazione del comitato stesso. Lo riferisce un tweet di 'Ekathimerini'. La loro posizione è un ulteriore segnale del grave disagio del partito del primo ministro greco Alexis Tsipras, ma va ricordato che pochi esponenti del comitato centrale siedono in Parlamento, dove è atteso il voto sulle misure economiche richieste da Bruxelles.

La presidente del Parlamento greco, Zoe Konstantopoulou, ha esortato i deputati greci a respingere la legge di attuazione dei provvedimenti chiesti dai creditori, invitandoli a non "completare il ricatto" organizzato dalla Germania e definito a Bruxelles. Le sue parole sono giunte durante il dibattito preliminare in commissione, prima del dibattito che si è a aperto in aula.

"Chi ha una soluzione alternativa, venga a dirmela": il primo ministro greco si è rivolto così ai deputati che dovranno approvare le misure chieste da Bruxelles. Tsipras ha poi minacciato di dimettersi se i deputati di Syriza non voteranno in parlamento a favore delle misure richieste da Bruxelles: "Se non avrò il vostro appoggio, domani per me sarà difficile continuare ad essere alla guida del governo", ha detto durante l'incontro con i deputati del partito, secondo quanto riferiscono i media ellenici.

Al suo arrivo in aula, sottolinea invece il sito del 'Guardian', Tsipras è stato accolto dagli applausi del partito, in quello che sembrerebbe un segnale che il suo appello a sostenerlo sta funzionando. Il capo del governo greco è poi stato abbracciato da Zoe Konstantopoulou, la presidente del parlamento, che è fra i critici più accesi dell'accordo raggiunto con i creditori.

Il Parlamento greco deve approvare entro sera un pacchetto di dure riforme per poter accedere ad un prestito ponte da 7 miliardi di euro attraverso l'Efsm e successivamente ad un terzo bailout. L'approvazione del pacchetto avverrà grazie all'appoggio di diversi partiti di opposizione, che compenseranno le defezioni nelle fila di Syriza. Esponente del partito del premier, Konstantopoulou si era astenuta nel voto che all'alba di sabato ha dato il via libera alle proposte greche da presentare ai creditori.

LASCIA LA VICE MINISTRO DELLE FINANZE - Dopo l'addio di Yanis Varoufakis, oggi ha inviato una lettera di dimissioni al primo ministro la vice ministro delle Finanze, l'economista Nadia Valavani, spiegando di non poter sostenere le dure misure imposte a Bruxelles. Un tweet del sito 'Ekathimerini' riferisce inoltre che anche il segretario generale del ministero greco delle Finanze, Manos Manousakis, si è dimesso.

FONTI UE: NESSUNA OBIEZIONE SU PACCHETTO DI RIFORME - In vista del voto sulle riforme prioritarie concordate all'Eurosummit, un funzionario europeo spiega: "Non abbiamo obiezioni significative" al pacchetto. "I nostri esperti lo hanno esaminato e per noi va bene".

COMMISSIONE UE PROPONE 7 MLD PRESTITO PONTE CON EFSM - La Commissione europea intanto propone di erogare un prestito ponte da 7 miliardi di euro alla Grecia attraverso l'Efsm, lo European Financial Stabilisation Mechanism. Il finanziamento, si spiega dall'esecutivo Ue, avrebbe una durata di sei mesi, sarebbe erogato in un'unica tranche e sarebbe legato "a condizionalità di politica economica" . Alcuni Paesi non euro, come Gran Bretagna, Danimarca e Polonia hanno già espresso riserve.

Il vicepresidente della Commissione europea con delega all'Euro, Valdis Dombrovskis, ha fatto sapere che la Commissione Ue ha esplorato varie opzioni per erogare un prestito ponte alla Grecia ma, "allo stato attuale e in mancanza di meglio, resta il ricorso all'Efsm".

IL PIANO DI RIFORME - Il Parlamento greco dovrà approvare il piano di riforme richieste da Bruxelles: il pacchetto, come riferito dall'agenzia stampa greca 'Ana', comprende una serie di misure fiscali con ritocchi all'aliquota Iva, una tassa di solidarietà e cambiamenti nella tassazione degli agricoltori.

Saranno introdotte tre aliquote Iva: la più bassa, al 6%, riguarderà farmaci, libri e biglietti di teatro, quella media al 13% sarà per cibi freschi, energia, acqua e alberghi, quella più alta al 23% per prodotti alimentari trasformati, trasporti, ristoranti, servizi medici. E' prevista anche la graduale eliminazione entro il 2016 dell'aliquota speciale per le isole, mantenendo questo status solo per le isole più remote. In cambio verrà offerto sostegno al reddito degli abitanti più poveri delle isole.

La bozza prevede un contributo di solidarietà con un'aliquota fra lo 0,7% e l'8% a seconda del reddito, una tassa sul lusso fra il 10 e il 13% per veicoli ad alta cilindrata, piscine, velivoli e barche di oltre 5 metri. Infine aumenteranno le tasse sugli agricoltori e la tassa sulle imprese sale dal 26 al 28% con un anticipo di pagamento del 100% sui profitti.

Fmi: debito Atene insostenibile

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