Il presidente della Conferenza delle Regioni Fedriga: "Qualche criticità c'è ancora, trasformare baristi in controllori non facile"
Sul Green pass obbligatorio in Italia a partire dal 6 agosto per ristoranti, palestre e altre attività, "qualche criticità c'è ancora. Noi avevamo chiesto al governo di permettere anche alle Regioni di poter intervenire in caso di criticità perché le istituzioni del territorio possono dare una mano". Così il presidente della Conferenza delle Regioni e governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, intervenendo a Timeline su 'SkyTg24'.
"Sulle misure legate all'uso del Green pass condivido l'impostazione di mettere in campo gli interventi in base all'evoluzione della pandemia", ha spiegato ancora aggiungendo: "Dobbiamo capire come effettuare i controlli, credo che trasformare ristoratori e baristi in controllori non sarà così facile. Non dobbiamo dare ai ristoratori il peso dei controlli", ha sottolineato Fedriga.
"Facendo una riflessione in generale sulle misure che entreranno in vigore fra tre giorni, una cosa che secondo me è ancora rimasta irrisolta è come effettuare i controlli, nel senso che trasformare ristoratori e baristi in controllori ho paura che non sarà così facile, e soprattutto non lo vedo neanche corretto per queste attività che già hanno sofferto tanto. Oggi rischiamo di fare un po' di confusione", ha detto ancora.
“Pensiamo - ha ribadito - a cosa vuol dire, magari soprattutto per quelle attività piccole, dover effettuare il controllo o dover allontanare le persone, perché anche questo non è semplice e non penso sia compito di un ristoratore da questo punto di vista. Quindi su questo noi, fin dalla prima riunione, avevamo chiesto un chiarimento al governo, e un intervento risolutivo per non far pesare a queste categorie economiche, imprenditoriali, il peso dei controlli che non spetta a loro".
"Un'ipotesi molto semplice che potrebbe essere attuabile è trattare il Green pass esattamente come si tratta la patente: non è che un cittadino va a chiedere la patente agli altri, ma se c’è un controllo deve mostrarla, altrimenti va incontro a sanzioni, e delle volte anche pesanti. Questa potrebbe essere una soluzione per non appesantire chi ha l’attività di ristorazione o altri tipi di attività, penso alle palestre ed altro", ha detto ancora
"E' chiaro - ha aggiunto - che questo significa che i controlli ci devono essere, perché altrimenti c’è chi è attento, rigoroso e viene penalizzato, e chi invece elude questi tipi di norme e viene premiato perché i controlli di fatto non ci sono. I controlli ci devono essere, e così non si andrebbe a dare un nuovo peso a ristoratori, baristi, gestori di palestre e piscine”.