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Green Pass, costituzionalista Azzariti: "Manifestazione non viola silenzio elettorale"

14 ottobre 2021 | 17.32
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Necessaria cautela, non sfoci in propaganda indiretta. Rimandare a dopo il voto avrebbe indebolito e politicizzato iniziativa

Green Pass, costituzionalista Azzariti:

"La manifestazione indetta dai sindacati sabato prossimo non viola il silenzio elettorale: Non è organizzata da un partito politico ma da una organizzazione sindacale, quindi da un soggetto che non partecipa alle elezioni; Oggetto della manifestazione è la violenza, dunque un tema che fuoriesce dall'arena del dibattito politico e non da ultimo tutti i partiti dell'arco costituzionale con le loro sensibilità hanno espresso netta distanza dagli atti di violenza di sabato scorso". Ne parla con l'Adnkronos Gaetano Azzariti, professore ordinario di Diritto costituzionale all'università La Sapienza di Roma che ammonisce: "Bisogna comunque essere cauti: non deve sfociare in propaganda indiretta, cioè in manifestazioni di volontà o pensiero che invitano non direttamente a protendere per una o un'altra parte in contesa".

"Escludo per esempio che si possano esprimere indicazioni manifestando a favore di uno o un altro candidato o che si possa dare spazio ai contendenti - prosegue Azzariti - La manifestazione deve restare ancorata alla protesta contro la violenza subita dalla Cgil". Non c'è il rischio di un indiretto collegamento Cgil-sinistra? "Vero è che la Cgil è di sinistra, ma è anche vero che il capogruppo di Fratelli d'Italia è andato da Landini a portare solidarietà- risponde il costituzionalista - Quindi altrettanto sostegno corale mi auguro ci sia verso la manifestazione di sabato. La violenza nella nostra Costituzione è bandita dall'agone politico, inoltre nei fatti dell’altro giorno a Roma v’è un'aggravante: il divieto di ricostituzione del partito fascista”.

Sarebbe stato più opportuno programmare per la prossima settimana? "Se si fosse trattato di una ordinaria manifestazione sindacale su temi del lavoro penso di sì ma di fronte alla violenza era necessaria una risposta immediata, che giustifica il primo weekend possibile. Attendere avrebbe indebolito la replica e politicizzato ulteriormente l'iniziativa. E la scelta del subito - conclude - comporterà un'autolimitazione in quel che si dirà. Mi auguro la partecipazione sia corale: nessuna parte deve sentirsi aggredita o messa in causa".

(di Roberta Lanzara)

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