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Green pass Lazio, Barillari: "Bloccato all'ingresso consiglio perché senza"

22 settembre 2021 | 11.52
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L'ex M5s in un video: "Chiedo sia permesso l'accesso all'aula a tutti i consiglieri vaccinati o meno, prima del 15 ottobre, così come previsto"

(Foto da Facebook)
(Foto da Facebook)

Bloccato all'ingresso del Consiglio regionale del Lazio perché senza green pass. E' quanto denuncia il consigliere regionale Davide Barillari, che stamattina è arrivato alla Pisana per partecipare alla seduta straordinaria del consiglio regionale del Lazio ma si è ritrovato bloccato dal personale addetto alla vigilanza. "Stamattina sono stato bloccato fisicamente perché non in possesso del green pass obbligatorio. Chiedo sia permesso l'accesso all'aula a tutti i consiglieri vaccinati o meno, prima del 15 ottobre, così come previsto", ha detto in collegamento video l'ex M5s.

In un post su Facebook, Balliari scrive: "Io non posso entrare, porte chiuse a chiave solo per me. Oggi mi è stato negato formalmente l'accesso all'Aula del Consiglio Regionale del Lazio. Non ho il greenpass. Fa niente se la legge nazionale appena approvata prevede che solo dal 15 ottobre 2021 tutti i dipendenti pubblici, compresi i rappresentanti eletti nelle istituzioni, dovranno esibirlo per entrare a fare il loro lavoro. La Regione Lazio è al di sopra della legge: vale, più della Costituzione italiana e del Parlamento nazionale, una delibera dell'Ufficio di Presidenza".

Il consigliere regionale ricostruisce l'accaduto: "La Digos che mi avvicina prima dell'ingresso in Consiglio. La porta di accesso all'aula chiusa a chiave. 3 guardie private che presidiano fisicamente la porta. 15 fra polizia, digos e carabinieri schierati intorno a me, che non raccolgono la denuncia verbale ma mi chiedono di seguirli in commissariato per farla. I più alti dirigenti regionali schierati, con Ialongo a presidiare l'ingresso. Il vicepresidente Porrello che difende la delibera. Tutto per un consigliere regionale sprovvisto di lasciapassare, che può benissimo secondo loro collegarsi da casa con il suo computer e votare quando serve. Nessun altro consigliere regionale presente al blocco dell'ingresso".

"Non mi aspettavo solidarietà da nessuno, nemmeno da chi in parlamento fa finta di essere contro il greenpass - si legge ancora nel post - Tutti gli altri consiglieri regionali collegati comodamente da casa, oppure sgattaiolati dentro, vaccinati e felici, da qualche ingresso laterale. Il Presidente del Consiglio Vincenzi, al quale sto chiedendo regale udienza da ieri, che non è mai disponibile per parlare. Se lasciamo passare tutto questo e la consideriamo la "nuova normalità", non ci sarà nessun futuro. Se anche i rappresentanti eletti dai cittadini sono bloccati da uno spropositato schieramento di forze per entrare in un'aula pubblica (dove nemmeno il pubblico è ammesso da inizio pandemia), non ci sarà nessun futuro. Qui il covid e i vaccini non c'entrano nulla, è questione di democrazia".

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