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Green pass, Letta: "Salvini doveva dettare linea, ma è all'angolo"

19 settembre 2021 | 20.02
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La replica del leader leghista: "E' disperato, passa il tempo a insultare"

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Green pass obbligatorio e scontro Pd-Lega? "Quante volte io mi sono sentito rimproverare, quante volte mi sono sentito dire: 'guarda Salvini, vai da Draghi, batti i pugni anche tu. Il Pd, lo dico con estremo orgoglio, è un partito responsabile. Sul green pass dicevano 'Salvini ha dettato la linea', invece è rimasto completamente all'angolo". Così Enrico Letta, intervenendo alla Festa dell'Unità a Lamezia, in Calabria, per Amalia Bruni presidente. Quello con Salvini "non è un litigio tra comari, ma si tratta di posizioni politiche diverse. Il fatto che la collettività debba pagare i tamponi di chi non vuole vaccinarsi io lo trovo un fatto di cui discutere, sono contrario a questo atteggiamento di strizzare l'occhio a chi non vuole vaccinarsi per poi gravare sulla collettività. Sul Green pass la pensiamo in modo differente, ma c'è differenza nella Lega innanzitutto, che deve chiarirsi le idee: Zaia e Giorgetti, ad esempio, sono su linee completamente diverse rispetto a Salvini", ha poi aggiunto in serata, ospite di Skytg24.

E sulla Calabria il leader del Pd attacca: "Il legame tra Salvini e Spirlì è inspiegabile, qualsiasi partito avrebbe voltato pagina, definire" il governatore reggente "folkloristico è dire poco. Forse a Salvini serve per dire al Nord che gli stereotipi contro la Calabria sono reali. Che la Calabria si metta nelle mani di Salvini, che l'ha ridicolizzata in questi anni, vuol dire farsi male da soli. Io penso che da parte nostra dobbiamo pensare alla campagna elettorale e all'orgoglio che ci stiamo mettendo, per dare un segnale importante a tutto il mezzogiorno".

E sulle elezioni nel capoluogo lombardo, "vedo che Salvini sta molto lontano anche da Milano, non si è candidato credo dopo 25 anni, il candidato sindaco non sa nemmeno se arriva alla fine della campagna elettorale, oggi ha detto 'io mi ritiro se non mi date soldi'. Io penso che, da parte nostra, dobbiamo pensare alla campagna elettorale e all'orgoglio che ci stiamo mettendo".

"Fdi e Lega rappresentano una destra radicata e molto destra che, secondo i sondaggi, rappresenta un 40% degli elettori. Salvini e Meloni litigano, però quando c'è da spartirsi il potere e da presentarsi insieme lo fanno. Essere maggioranza per noi vuol dire creare le condizioni per una coalizione più larga che abbia un voto di più di Salvini e Meloni, di questa destra che è diventata estrema. La prossima volta, dopo il 2023, noi al governo ci andremo dopo avere vinto le elezioni, non dopo avere perso, perché un limite della vicenda attuale è che noi le elezioni del 2018 le abbiamo perse e poi, purtroppo o per fortuna, non so come chiamarla, perché gli altri hanno fallito siamo stati costretti per il bene del Paese a tornare al Governo. Ma quando si perdono le elezioni si sta all'opposizione e ci si rigenera", ha continuato Letta.

LA REPLICA DI SALVINI: "DISPERATO, PASSA IL TEMPO A INSULTARE"

“Letta, disperato per le piazze vuote in Calabria, e sapendo che il centrodestra vincerà con almeno 20 punti di distacco dal Pd, passa il tempo a insultare me, la Lega e i calabresi. Noi proponiamo ai cittadini progetti su come riportare la Sanità calabrese in mani calabresi, mettendo fine a commissariamenti sciagurati decisi a Roma. E poi nuove strade, a partire dall’allargamento della 106, e proposte concrete su nuovi porti e ferrovie, lavoro, scuole e sicurezza. Invece, la sinistra preferisce insultare e definisce Spirlì uno 'stereotipo': giudizio discriminante che sa di omofobia, altro che Ddl Zan! Proprio per questo ho scelto di chiudere la campagna elettorale nell’ultimo giorno, quello più importante, prima a Catanzaro e poi a Reggio. Letta si rassegni, la sinistra in Calabria starà all’opposizione per anni”, la replica del leader della Lega Matteo Salvini.

"Sono orgoglioso di quello che fanno le donne e gli uomini al governo del Friuli Venezia Giulia in nome e per conto della Lega... Noi siamo al governo e c'è quel detto: c'è la gazzella in Africa che ogni mattina si alza e sa che deve correre perché viene inseguita da un leone... Io mi alzo ogni mattina e so che ho a che fare con Letta e Conte... Ma corro anch'io perché serve per mettere giù qualche chilo", ha poi aggiunto in un incontro elettorale a Palmanova (Udine).

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