"Ora un passo in avanti assieme alle migliaia di persone e gruppi con cui siamo entrati in contatto in questi giorni"
Secondo giorno di sciopero dei portuali di Trieste contro il Green Pass obbligatorio sul lavoro. "Il presidio continua" ha detto nella tarda serata di sabato il portavoce dei portuali di Trieste Stefano Puzzer parlando con i lavoratori, e annunciando un nuovo comunicato. "La battaglia continua, il presidio continua, rimaniamo qua", ha affermato, sostenendo che se il 30 ottobre non otterranno il ritiro dell'obbligo del Green Pass saranno pronti a bloccare l'Italia.
"Il primo passo sarà il 30 ottobre, quando delegazioni di lavoratori portuali di Trieste e Monfalcone e degli altri scali italiani, delle forze dell'ordine, di sanitari, di giornalisti e di altre categorie di tutta Italia saranno accolte al Senato a Roma per far valere le ragioni di chi chiede l'abolizione del green pass per lavorare".
"Questa prima battaglia l'abbiamo vinta, dimostrando la forza e la determinazione dei lavoratori portuali e di tutti coloro che li hanno affiancati e sostenuti nella difesa della democrazia e della libertà individuale", scrive il Coordinamento dei lavoratori portuali in una nota, ma ora è necessario "fare un passo in avanti assieme alle migliaia di persone e gruppi con cui siamo entrati in contatto in questi giorni".
I portuali incassano, inoltre, la solidarietà dell'attore Enrico Montesano presente in città insieme al leader dei 3V Luca Teodori: "Stanno facendo una lotta che mi ricorda quella che fecero gli operai tra il 1943-45 delle fabbriche del nord, loro salvarono le fabbriche dai tedeschi, ora la classe operaia sta cercando di salvare il nostro Paese", dice in un video su Facebook.
Il Clpt, comitato lavoratori portuali Trieste ha denunciato, infine, sabato mattina in questura l'Agenzia per il lavoro portuale di Trieste (Alpt) perché farebbe lavorare alcuni suoi dipendenti senza il certificato verde.