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Grillo 'blinda' il direttorio: ruolo e competenze non si toccano

08 settembre 2016 | 19.11
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Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

Beppe Grillo, riferiscono fonti M5S all'Adnkronos che 'blinda' il direttorio, mentre monta la sommossa contro i cinque scelti dai due fondatori del M5S. Oggi l'incontro all'hotel Forum, mentre fuori giunge la notizia che il minidirettorio ha fatto un passo indietro. Nessuna sorpresa per Grillo, Di Maio, Di Battista, Fico, Ruocco e Sibilia: sapevano tutti della decisione di Taverna e gli altri. Ma bisogna fare i conti con la rabbia di molti, soprattutto tra i senatori, verso i cinque scelti da Grillo e Casaleggio, 'rei' di non aver saputo gestire l'empasse Roma. Nel mirino soprattutto Luigi Di Maio, fino a ieri considerato candidato premier in pectore ma in futuro chissà. Grillo invece tira dritto. Su loro metterebbe la mano sul fuoco. Molti lo cercano per puntare il dito contro il direttorio, lui incontra solo Di Maio, Di Battista e gli altri. I malumori non sembrano sfiorarlo nonostante le difficoltà. A quanto apprende l'Adnkronos, ai cinque -sul tavolo il 'dossier Roma'- Grillo ha ribadito fiducia piena. Di allargamento del direttorio non se ne parla, né tantomeno dell'ipotesi -circolata nelle ultime ore- di togliere loro deleghe per alleggerire il carico. O depotenziarli. Il direttorio resta così com'è, "allargarlo vorrebbe dire formare una struttura, diventare partito", spiega chi ha preso parte all'incontro, assicurando che la possibilità non è stata nemmeno presa in considerazione. "Basta darsi martellate sui cog.... , ora barra dritta e pedalare", ha raccomandato ai suoi.

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