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Grillo: "Casaleggio diffamato e offeso per il suo impegno contro sistema marcio"

14 aprile 2016 | 12.18
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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"Gianroberto per il suo impegno contro un sistema marcio fino al midollo è stato diffamato, offeso e insultato pubblicamente, in tv, in radio, sui giornali. Sul livore contro di lui ci ha addirittura scritto un libro. Non lo hanno mai capito e per questo non lo sopportavano. Era di un altro livello. In pochi lo hanno ringraziato per il suo impegno e per il suo essersi donato, oggi è il momento di farlo". Così Beppe Grillo sul suo blog, in un lungo post in cui ricorda Gianroberto Casaleggio nel giorno del suo funerale.

"Giù il cappello, signori. Rendete omaggio! - scrive il leader M5S - Di uomini così ne campano uno ogni cento anni. E chi, come me, ha avuto la fortuna di conoscerlo di persona si senta un privilegiato. Grazie Gianroberto, grazie di tutto. Quello che ci hai lasciato lo metteremo a frutto e, come ci hai insegnato tu, non molleremo! Perché 'è difficile vincere con chi non si arrende mai'".

Sul blog, al termine del funerale nella chiesa milanese di Santa Maria delle Grazie, viene pubblicato il lungo post di Grillo accompagnato da un ritratto di Casaleggio e da una delle frasi più celebri del cofondatore del Movimento: 'Sono un comune cittadino che con i suoi (pochi) mezzi cerca, senza alcun contributo pubblico o privato, forse illudendosi, talvolta anche sbagliando, di migliorare la società in cui vive'.

"Se n'è andato Gianroberto - esordisce dunque Grillo - un francescano che amava gli animali e la natura, un uomo semplice e disinteressato con una cultura straordinaria e un profondo senso dell’umorismo. Un manager, un padre, un marito, un mentore, un attivista. Per me un amico. Gianroberto l'ho conosciuto nel 2004 - ricorda - quando mi propose di aprire un Blog che 'sarebbe diventato tra i primi del mondo' e così è stato. Era un uomo di parola che dava il massimo per raggiungere gli obbiettivi che si era prefissato e sapeva tirare fuori il meglio dalle persone di cui si circondava, me compreso".

"Abbiamo intrapreso assieme un'avventura straordinaria a cui si sono aggiunte negli anni decine, centinaia, poi migliaia e infine milioni di persone. Due compagni di viaggio che venivano da mondi e stili di vita lontanissimi. Io dal frivolo mondo dello spettacolo, lui dal mondo dell’impresa olivettiana. Io animale da palcoscenico, lui riservato. E così poi io in giro per le piazze in un camper a 'spargere il verbo', lui nel suo ufficio a pensare al resto. Io scherzavo, lui faceva sul serio".

Con Gianroberto Casaleggio "ci ha unito il desiderio di fare qualcosa per il nostro Paese. La visione comune è stata la nostra forza. Quando io volevo tirarmi indietro lui mi convinceva ad andare avanti, quando lui avrebbe voluto lasciar perdere tutto io lo facevo desistere. Un'alchimia. Una miscela esplosiva detonata nel cuore di chi ha creduto in un sogno che ogni giorno diventa sempre più concreto".

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