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Grillo: "Con Lega rapporto sofferto"

26 gennaio 2019 | 12.21
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(Foto Fotogramma/Ipa) - FOTOGRAMMA
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"Il rapporto con la Lega è un continuo confronto, anche sofferto, con una diversa sensibilità nella modalità di affrontare le problematiche politiche. Ma questo non vale per le cose di cui ci assumiamo una responsabilità condivisa". Così Beppe Grillo in un'intervista al quotidiano 'America Oggi'. "Tuttavia", osserva il co-fondatore del M5S, "al di là della differente identità politica, non si può negare che il connubio Movimento 5 Stelle-Lega sia vincente. Ha consentito la realizzazione di rilevanti azioni politiche, molto avversate, contro la povertà, tra le quali la riforma della legge Fornero e l'istituzione del reddito di cittadinanza. Abbiamo inoltre cominciato rimediare al degrado in corso, con le misure anticorruzione ed il decreto dignità. Insomma ci facciamo l'opposizione in casa, gli altri fanno la ruota e si mimetizzano nella dietrologia avanzata più spettacolare che ci si possa immaginare". Quanto alla "durata di questo governo dipenderà da molti fattori, il principale? Il grado di coesione nazionale, sentirsi parte di un inizio. Andare a votare non è ricevere un biglietto in prima classe gratis, significa prendere un impegno. Circa la durata sono ottimista, ma non dipende certo dallo starnazzare dell'opposizione. Dipende dal suo stesso equilibrio interno".

Grillo interviene anche sulla questione migranti, "epocale… causata, innescata e diretta dalle menti più ciniche che si possano immaginare. Sia noi che la Lega intendiamo impedire questo mercimonio della sofferenza. Puoi fare come Minniti che ha bloccato il varco senza dirlo esplicitamente, per poi declamare i diritti umani come un bimbo che recita la poesia di Natale. Oppure puoi fare come questo governo: impedire lo spaccio di false speranze e intanto ridiscutere tutta la questione a livello europeo. Il che significa anche graffiarsi un po' con la Francia, che non resiste ai suoi istinti colonialisti".

"Affrontare una questione del genere, che era stata spostata sull'Italia in accordo con chi ci ha preceduto in cambio di qualche aiutino, richiede anche una certa rudezza e assunzione di responsabilità. Oggi, le persone che non ne possono più di restare, ad esempio, nella dissanguata Africa perlomeno sanno come la vede l'Europa e quali sono le loro prospettive a fuggire verso l'Unione dei Divisi", rimarca il garante del M5S.

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