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Grillo: "Al Circo Massimo anche senza permesso". Base 5S contro il 'pddiota' Marino

28 agosto 2014 | 14.30
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Il leader pentastellato punta il dito contro il comune di Roma, accusato di ostacolare l'evento previsto dal 10 al 12 ottobre: "Risposta sempre posticipata". E avverte: "Se arriva un 'no' faremo una pacifica adunata, siamo gandhiani ma non cogl...". Fonti all'Adnkronos: "Ci sarà anche Casaleggio". La replica del Campidoglio: "Senza l'ok del tavolo tecnico impossibile il via libera"

(INFOPHOTO)
(INFOPHOTO)

Beppe Grillo vuole il Circo Massimo per la festa del M5S. Ma il leader pentastellato, con un lungo post sul blog, punta il dito contro il comune di Roma, accusandolo di voler ostacolare il progetto dei 5 Stelle. E assicura che la 'tre giorni' si terrà comunque, con o senza il permesso del Campidoglio. L'evento è in programma da venerdì 10 a domenica 12 ottobre.

In una nota, il Campidoglio ha fatto sapere che senza l'ok del tavolo tecnico è impossibile dare il via libera alle manifestazioni al Circo Massimo. "Per organizzare manifestazioni in aree sottoposte a vincoli archeologici, come il Circo Massimo, è necessario il parere vincolante di un Tavolo Tecnico, a cui spetta il compito di decidere se l'evento per cui è stata avanzata la richiesta sia compatibile con le caratteristiche del sito scelto - precisa in una nota l'Ufficio Stampa di Roma Capitale - al Tavolo siedono: la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio, la Sovrintendenza capitolina, il I Municipio e il Gabinetto del sindaco".

"In assenza di un parere positivo del Tavolo Tecnico - prosegue la nota - nessuna delle parti coinvolte può procedere autonomamente al rilascio dell'autorizzazione per ogni sorta di evento, pena la denuncia all'autorità giudiziaria".

Ma intanto lo 'sfogo' di Grillo accende la base del movimento, in rivolta contro il sindaco di Roma Ignazio Marino: pioggia di commenti contro il primo cittadino "pddiota", tuona la Rete, a cui "la peste rossa non ha lasciato nemmeno il buonsenso", accusano gli attivisti 5 Stelle.

"Non riesco a capacitarmi - scrive una militante che assicura la sua presenza alla 'tre giorni' - di come possa essere 'ignorante' una persona in grado di poter effettuare un trapianto di fegato. Sei vergognoso".

"Marino, se ci leggi, sappilo - scrive Terry da Milano - noi ci saremo. Il diniego ricevuto è solo una vergognosa scusa per metterci i bastoni tra le ruote e questo è un modo vigliacco di agire".

"Grazie Marino, ricorderemo anche questo - gli fa eco Oreste - e pensare che con le mie tasse ho contribuito a coprire il ladrocinio tuo e di 'Alemagno. Ladri, ladri, ladri legalizzati!".

"Pddioti - tuona un altro utente - le violazioni ai principi e atti di democrazia vi ricadranno addosso".

"Vediamo se quel fantoccio di Marino fa sgomberare con la forza il secondo partito italiano dal suolo pubblico, concesso per altro fino ad ora a cani e porci. Speriamo ci provino, noi saremo lì a fagli capire non ci muoviamo di un centimetro", assicura Massimo.

Il nome dell'evento in 'forse' è "Italia a 5 Stelle" e, scrive Grillo sul blog, prevede incontri "tra i duemila eletti del M5S in tutta Italia e in Europa e cittadini e simpatizzanti. Un evento ambizioso, ma che non sarà né il primo né l'ultimo nella nostra storia. D'altronde siamo abituati a gettare il cuore oltre l'ostacolo e quindi abbiamo iniziato per tempo, il 1° luglio, la trafila dei permessi al Circo Massimo a Roma seguendo ogni passo burocratico nel massimo rispetto delle procedure e delle regole".

Eppure, denuncia il leader M5S sul blog, il permesso per avere il Circo Massimo diventa una 'mission impossible'. "Il Comune di Roma e il Mibac, che negli anni hanno autorizzato al Circo Massimo un po' di tutto nonostante il solito parere contrario della Soprintendenza Speciale per i beni archeologici di Roma - accusa Grillo - ci ha inviato il 31 luglio una secca risposta: la manifestazione è troppo importante, l'allestimento troppo grande per questa area. Se volete, "Italia 5 Stelle" la fate altrove, forse".

"Perché noi siamo il Movimento 5 Stelle - incalza Grillo - e non abbiamo corsie preferenziali come tutti i partiti o sindacati che negli anni ci hanno organizzato di tutto o come i Rolling Stones che hanno pagato profumatamente l'occupazione suolo pubblico e in più erano un 'sogno da ragazzo' di Marino".

"Alle nostra ferma richiesta di spiegazioni sulle motivazioni del diniego - prosegue Grillo nel racconto - e soprattutto sui riferimenti di legge, decreti, regolamenti, delibere che lo hanno causato, o se la scelta di concedere Circo Massimo o meno sia discrezionale in base al colore politico o al portafogli del richiedente, abbiamo creato il panico in Comune e siamo stati celermente ricevuti e rassicurati che con qualche piccola modifica (che ci abbiamo prontamente apportato) ci avrebbero rilasciato il permesso per l'area".

"E' passato un altro mese - va avanti il leader M5S - e la risposta definitiva ci viene posticipata giorno per giorno, sempre infiocchettata con belle parole di rassicurazione. In pratica è un 'no', avere l'autorizzazione pochi giorni prima non ci consentirebbe di organizzarla e loro lo sanno benissimo. Prima l'ultima settimana di agosto, poi il 26, poi il 27. Adesso la prossima data indicataci è lunedì 1 settembre. Ma sapete cosa? Noi "Italia 5 Stelle" la faremo. Con il permesso del Comune di Roma così come l'avevamo pensata al Circo Massimo o senza permesso in una pacifica adunata di liberi cittadini. Pacifica ma un po' incazzata. Perché noi siamo gandhiani ma non cogl....".

Intanto, assicurano fonti parlamentari all'Adnkronos, per la 'tre giorni' al fianco di Beppe Grillo ci sarà anche Gianroberto Casaleggio. Il cofondatore del Movimento è in prima linea nella preparazione dell'evento.

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