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Grillo torna in Rai, è polemica

26 gennaio 2019 | 12.08
LETTURA: 4 minuti

(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

di Antonella Nesi

"Cercasi coraggioso infiltrato che ci elenchi i prodotti pubblicizzati dalla #Rai durante il programma del fascista #Grillo, perché possano essere boicottati da tutti i #facciamorete. Grazie, sarà ricordato come un eroe". O ancora: "Fateci conoscere le aziende che sponsorizzeranno il tributo a #Grillo le boicottero' #facciamorete". Così gli attivisti dell'opposizione social al governo, riuniti da mesi sotto l'hashtag #facciamorete, lanciano il boicottaggio del programma 'C'è Grillo' su Rai2, previsto per lunedì il prima serata. Per la verità, come già spiegato ieri dalla Rai, il programma non prevede il ritorno live di Grillo ma solo un montaggio di pezzi dei suoi monologhi sui palcoscenici Rai o teatrali.

'C'è Grillo' segue il 'C'è Celentano' di una settimana fa e anticipa un 'C'è Benigni' che andrà in onda prossimamente. Tutti messi insieme con la stessa formula. Mentre però la puntata sul Molleggiato andò in onda di sabato, quella di Grillo è stata spostata dal direttore di Rai2 Carlo Freccero a lunedì, quando andrà a fare concorrenza proprio all'Adrian di Adriano Celentano su Canale 5.

Ieri, già diversi esponenti politici aveva tuonato contro la decisione di Freccero di dedicare una puntata del nuovo format al fondatore del M5S: "Uno speciale-revival su #Grillo su @RaiDue ? Il servilismo malattia senile del comunismo", aveva twittato il senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia. "Il nuovo regime giallo-verde ha trovato il suo nuovo cantore da valorizzare sul servizio pubblico: è Beppe Grillo. Non è lai Rai, è una specie di Istituto Luce", aveva detto il capogruppo Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci.

Finché l'annuncio del deputato Pd Roberto Morassut di un'interrogazione al ministro Tria come principale azionista della Rai sul "contratto tra la Rai e Grillo" aveva provocato la risposta di Viale Mazzini: "Non si tratta di uno spettacolo di Grillo - precisava la nota della Rai - ma di una puntata che ripercorrerà oltre 40 anni della sua carriera di comico, attraverso filmati di repertorio. Non c’è nessun tipo di contratto né compenso per Grillo, né per gli altri protagonisti del nuovo format della Rai".

Sulla vicenda interviene oggi anche il direttore di Rai2, Carlo Freccero: "Quella di #facciamorete è tutta pubblicità. Io riporto i personaggi storici della tv sullo schermo di Rai2, da Celentano a Grillo a Benigni e loro li vorrebbero censurare. Fate un po' voi..." dice Freccero all'AdnKronos. "Io mi occupo di audience - sottolinea il direttore di Rai2 - e porto risultati. Altro che politica. In pochi hanno notato che lavorando per la Rai ho spostato il programma su Grillo al lunedì per controprogrammare Celentano, nonostante sia un grandissimo estimatore e direi debitore di Adriano, perché mi ha regalato una della più belle avventure televisive della mia carriera che è stata 'Rockpolitik'. Io devo far sopravvivere Rai2 anche di fronte alla programmazione dei mostri sacri della concorrenza. E non guardo in faccia a nessuno. Faccio il mio mestiere".

E a proposito di mestiere e risultati aggiunge: "Invece di parlare di programmi di montaggio che ho messo campo per risparmiare soldi, come appunto 'C'è', parliamo invece del nuovo programma di informazione 'Povera Patria', che ieri ha ottenuto il 5,9%, cioè 3 punti in più del predecessore 'Night Tabloid', realizzato con gli stessi conduttori". "A tutti questi commentatori delle mie scelte vorrei chiedere come mai nessuno si scandalizza per l'assenza dalle tv di un vero approfondimento sul Venezuela. Ma niente paura, ve lo porterò io nella prima puntata dell'Ottavo Blog, il nuovo programma che si occuperà dell'informazione sul web, delle news invisibili e delle fake news, che partorirò nel mio ritiro durante il festival di Sanremo. Ad ogni modo, buon lavoro a tutti!", conclude Freccero.

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