''Le risultanze provvisorie degli accertamenti irripetibili, confermano che la causa della morte sia riconducibile alla presenza nell'aria contenuta nelle bombole di elevati quantitativi di monossido di carbonio. Al dolore dei familiari si aggiunge ora la rabbia e l'indignazione per l'atto gravissimo che ha cagionato la morte dei congiunti, atto che verrà perseguito con ferma determinazione e con ogni mezzo consentito dall'ordinamento''. A dirlo all'Adnkronos è l'avvocato Gianni Spina, che assiste le famiglie dei due sub deceduti Fabio Giaimo e Gianluca Trevani, morti insieme ad Enrico Cioli al largo delle Isole Formiche il 10 agosto scorso.