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Mostre: Gualtieri celebra Ligabue, antologica a 50 anni dalla morte

15 aprile 2015 | 19.53
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Dal 31 maggio all'8 novembre, nella cittadina in provincia di Reggio Emilia che ha dato i natali all'artista, saranno esposti dipinti, disegni, incisioni e sculture tra cui alcuni lavori inediti provenienti da collezioni private

Mostre: Gualtieri celebra Ligabue, antologica a 50 anni dalla morte

Una grande mostra antologica su Antonio Ligabue, per il cinquantenario della morte, nella sua Gualtieri, cittadina in provincia di Reggio Emilia. Dal 31 maggio all'8 novembre saranno in mostra dipinti, disegni, incisioni e sculture tra cui alcuni inediti provenienti da collezioni private. Si tratta della prima iniziativa della neonata Fondazione Museo Antonio Ligabue, presentata oggi in Regione a Bologna alla presenza, tra gli altri, del presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, del sindaco di Gualtieri Renzo Bergamini, di Livia Bianchi e Sandro Parmiggiani presidente e direttore Fondazione Museo Antonio Ligabue, e del presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi.

La sede dell’esposizione e del Museo permanente sarà il Palazzo Bentivoglio, di cui sono ormai completati i lavori di ristrutturazione anche in relazione agli esiti del terremoto del maggio 2012. "La Regione – ha commentato Bonaccini – crede in questa operazione per diversi motivi: primo perché si tratta di una mostra dedicata a uno degli artisti più importanti del Novecento, un artista della nostra terra di cui è giusto valorizzare, nel cinquantesimo della sua scomparsa, le sue opere tra cui alcuni inediti".

"Per di più questo avverrà dentro un contesto magnifico quale è palazzo Bentivoglio, che si affaccia in una delle piazze più belle d’Italia e che nell’anno dell’Expo può essere occasione per favorire il turismo culturale. Io – ha concluso il presidente – credo che la cultura possa essere un terreno che favorisce l’occupazione, e anche per questo già nel primo anno del mio mandato ho aumentato da 18 a 28 i milioni di euro disponibili per il settore".

L'antologica di Antonio Ligabue, curata da Sandro Parmiggiani e Sergio Negri, col patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Reggio Emilia, del Comune di Gualtieri, proporrà oltre 100 opere, alcune mai presentate prima, tra cui 80 dipinti, 15 disegni, 10 incisioni e altrettante sculture in bronzo e terracotta. I dipinti esposti, molti ritenuti massimi capolavori dell’artista, saranno suddivisi nei tre periodi nei quali si è soliti ripartire l’opera di Ligabue (1928-1939; 1939-1952; 1952-1962) e copriranno tutti i motivi della sua pittura: animali domestici e feroci, paesaggi svizzeri e padani, interni, ritratti, autoritratti.

Oltre a questa prima rassegna, la Fondazione sta studiando un programma di esposizioni che, in Italia e soprattutto all’estero, diffondano l'opera di Ligabue, come prosecutore di quell’espressionismo che caratterizzò alcune esperienze della prima parte del Novecento e, per certi aspetti, di quel primitivismo che ebbe in Henri Rousseau il suo alfiere.

La mostra costituisce inoltre un’ottima occasione per immergersi nella realtà di Gualtieri dove, a 50 anni dalla scomparsa dell’artista, si è costituita la Fondazione Museo Antonio Ligabue che avrà sede a Palazzo Bentivoglio, edificio cinquecentesco progettato dall’ingegnere ferrarese Giovan Battista Aleotti, recentemente ristrutturato dal Comune di Gualtieri. I lavori, oltre a ripristinare le parti danneggiate dal sisma 2012, hanno interessato anche il Salone dei Fasti, anche detto dei Giganti, che ospiterà la collezione permanente e tutte le iniziative espositive temporanee di cui il Museo si farà promotore.

La Fondazioni si occuperà quindi a tutto tondo di Ligabue, nato il 18 dicembre 1899 a Zurigo, di cui è ormai nota la triste odissea esistenziale che segnò profondamente il suo lavoro. Espulso dalla Svizzera per la sua vita turbolenta, l'artista arriva nell'agosto 1919 a Gualtieri, paese d'origine dell'uomo, Bonfiglio Laccabue, che la madre, Elisabetta Costa, aveva sposato nel 1901. L'impatto con il nuovo ambiente si rivela da subito triste e doloroso. I primi dipinti di Ligabue, nei quali traspare il suo grande interesse per i musei di scienze naturali e per gli animali in genere, risalgono alla fine degli anni Venti; sono gli anni in cui Ligabue incontra a Gualtieri Marino Mazzacurati.

La difficile e tormentata vita di Ligabue, segnata da ostilità e incomprensioni, e da ricoveri all'Istituto Psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia e al Ricovero di mendicità di Gualtieri, è tutta dedicata, fino alla morte, alla pittura e alla scultura, nonostante le diffuse derisioni e i mancati riconoscimenti.

Dopo la personale d'esordio di Ligabue, nel 1955 a Gonzaga, organizzata da Cesare Parmiggiani, varie esposizioni, a partire da quella di Gualtieri nel decennale della morte, hanno presentato, con crescente interesse del pubblico, l'opera dell'artista. Tra le antologiche più recenti, quella tenuta nel 2005 a Palazzo Magnani di Reggio Emilia e a Palazzo Bentivoglio di Gualtieri, in occasione del quarantesimo anniversario della sua scomparsa.

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