Il sociologo: “Più si compenetra lavoro e vita, meglio è. E se un'azienda è bene organizzata non avrà nulla in contrario perché recupererà quello spazio in altro momento e darà ai lavoratori un motivo in più per lavorare bene”
Negli ultimi giorni sono stati controllati apparecchi televisivi e decoder, sintonizzate sul pc le principali stazioni radio, aggiunti alla barra dei segnalibri i link dei siti che trasmetteranno in streaming. E dalle 18 in poi, anche negli uffici e in molti luoghi di lavoro, una grande attenzione sarà rivolta alla partita della Nazionale con la Costa Rica. Una perdita di tempo o una sana iniezione di italica motivazione al lavoro?
Non ha dubbi il sociologo Domenico De Masi che a Labitalia spiega: ''Più si compenetra lavoro e vita, meglio è''. ''E se un'azienda è bene organizzata -aggiunge- non avrà nulla in contrario a far sì che i suoi dipendenti possano guardare la partita. Tanto recupererà quello spazio in altro momento e in più darà ai lavoratori un motivo in più per lavorare bene''.
Diverso è il caso se l'azienda va male o non è organizzata a dovere. ''In questo caso, negare la possibilità di vedere la partita è una scusa, un pretesto per nascondere altro''. ''Spiace dirlo -aggiunge De Masi- ma è quello che ha fatto Marchionne, revocando gli spazi concessi in precedenza per vedere le partite. E' una scusa ulteriore in un'azienda che oramai non è più italiana, ma estera''.
“Guardare i mondiali in ufficio? Fa squadra’’, sentenzia anche Giuseppe Roma, sociologo, direttore generale della Fondazione Censis che a Labitalia dice: ‘’Tutto sommato è un modo per sentirsi parte di un grande evento mondiale, globale e questo ha un suo significato ‘ergonomico’. Fa capire infatti che in squadra si combatte e si vince, mentre il singolo da solo vale poco’’.
Per Roma le aziende dunque non devono preoccuparsi più di tanto dell’eventuale tempo ‘perso’. ‘’Intanto il fuso orario nei mondiali 2014 aiuta l’impresa -annota il sociologo- perché le partite si svolgono abbastanza tardi’’. ‘’Certamente vedere la partita in tv o al pc è appannaggio di chi lavora nel terziario avanzato, negli uffici, ma anche nei pub, nei bar e nei ristoranti -conclude Roma- la partita fa allegria, stimola la convivialità e aiuta a lavorare meglio’’.
Convinto dell’utilità del guardare la partita ‘’tutti assieme, lavoratori e imprenditore’’ è anche Paolo Citterio presidente e fondatore dell’Associazione Direttori Risorse Umane Gidp/Hrda. ‘’Nelle aziende di famiglia -dice a Labitalia- per l’imprenditore i lavoratori sono come figli e in molte di queste, quando succede un evento come quello di oggi pomeriggio, l’azienda si organizza in modo che si possa vedere la partita tutti insieme. Per il datore di lavoro è un modo di affiliare i dipendenti e per i lavoratori, una motivazione in più per essere attaccati all’azienda’’.
.jpg)
