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Guelfo Guelfi: "Ballandi era un mito vivente"

16 febbraio 2018 | 10.50
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Bibi Ballandi (Fotogramma)
Bibi Ballandi (Fotogramma)

“Come accade spesso la morte rivela l’importanza dello scomparso. Bibi Ballandi era un mito vivente, ora ci resta il mito. Ci resta il pensiero che s’impone in casi clamorosi come questo, Totò, Sordi, Fellini. Da ora saremo più soli”. Il consigliere Rai, Guelfo Guelfi, all’indomani della morte di Bibi Ballandi, riflette con l’Adnkronos sul vuoto lasciato dal produttore.

“Dietro le ore liete, dietro fragorose risate, dietro la qualità e l’insistenza dell’intrattenimento televisivo – rileva - c’era la stazza e la natura che origina dal centro del nostro Paese, l’ Emilia Romagna. Mite, tenace, capace e generoso. Lo piangiamo tutti e lo rivedremo presto. Le teche son piene di lui”. E ora come si va avanti? “Io penso che, come accade nella storia, andremo avanti con i mezzi e le scoperte di cui saremo capaci. Certo, restano le assenze ma quando le assenze hanno un corpo e un valore come quello che Bibi ci lascia, mi sembra di poter dire che restano a tracciare gli obiettivi di qualità che si impongono al futuro per quanto in lui si sono espressi e raggiunti”.

Obiettivi di qualità ma anche di umanità? "Dov’è la differenza tra qualità e umanità in Fiorello? – risponde Guelfi – Dov’è questa differenza nello spettacolo che avvince e intrattiene? Dov’è la differenza tra umanità e qualità nel Festival di Sanremo? Nel monologo di Favino? Quando funzionano stanno sempre insieme. Non c’è una gerarchia che le ordina – ragiona Guelfi - Quando oggi trovo nel pensiero comune che ha accompagnato la scomparsa di Bibi, trovo lì la coerenza tra umanità e qualità".

"Non si ha successo attraverso le varie forme di brutalità e di cinismo di cui gli umani sono spesso capaci – scandisce Guelfi - Il successo è una sorpresa. E’ una sorpresa che deriva da un’alchimia dove si assemblano varie cose, la pertinenza, la coerenza, l’ilarità, lo sguardo sarcastico ma puntuale. E questo è un po’ ciò che troviamo nell’opera di intrattenimento di successo, ecco perché Bibi ci manca!".

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