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Guerra e disinformazione, dal giornalista al blogger: i nomi citati nel bollettino

10 giugno 2022 | 19.02
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Nessuno è oggetto di investigazione o monitoraggio

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Nel bollettino sulla disinformazione, oggi declassificato su indicazione del sottosegretario alla presidenza del consiglio Franco Gabrielli, vengono citati alcuni nomi, ad esempio giornalisti o blogger, in riferimento a notizie diffuse o rilanciate. Nessun giornalista o politico, ha sottolineato Gabrielli, è oggetto di investigazione o monitoraggio. Nel bollettino si riporta, ad esempio, che "secondo Alberto Fazolo, economista iscritto all'albo dei giornalisti del Lazio come pubblicista e intervenuto durante il programma 'DiMartedì' in onda su La7, il numero di reporter rimasti uccisi in Ucraina negli ultimi otto anni ammonterebbe a circa 80 introducendo cosi un nesso di consequenzialità tra l'elevato numero di decessi dei giornalisti e la presenza su quel territorio di formazioni para-militari di matrice neonazista come il battaglione Azov". Nei vari passaggi sulle narrative diffuse via Telegram, si fa riferimento alla manifestazione pro-Russia "promossa dal Comitato Ucraina antifascista" spiegando che "il gruppo Fb collegato a tale evento è amministrato da Rolando Dubini, uno degli utenti più attivi nella pubblicazione di contenuti su canali italiani filo-russi dedicati al sostegno dell'operazione militare speciale in Ucraina, dei quali fanno parte utenti afferenti alla galassia no vax".  

Parlando poi di numerosi documentari a supporto della propaganda pro-Russia nel bollettino si fa riferimento al "documentario sulla tematica della russofobia, mandato in onda sull'emittente Russia Today con traduzione in italiano, all'interno del quale si fa riferimento diretto all'eurodeputata Francesca Donato, descritta come colei che ha votato contro l'invio di armi in Ucraina". Nel documento si cita inoltre il "'canale Giubbe rosse' noto per la matrice ideologica euroasiatica" e si osserva che alcuni contenuti prodotti da questo canale sono stati rilanciati dal "canale riferibile a Giorgio Bianchi, noto freelance italiano presente in territorio ucraino con finalità di attivismo politico-propagandistico filo-russo". Ancora, si segnala "l'intervista a Rosangela Mattei, nipote di Enrico Mattei" rilanciata anche sui "social da noti influencer antigovernativi e filorussi".

Inoltre nel bollettino si parla di un tweet del partito conservatore olandese "Forum voor Democratie'" che "ha dato vita a una campagna mediatica contro il presidente Zelensky, ripreso anche da influencer italiani, ad esempio la blogger Francesca Totolo del Primato Nazionale". Nel bollettino, tra i "momenti più significativi osservati" si segnala "l'intervista rilasciata dal ministro degli Affari esteri russo Lavrov a ZonaBianca che ha catalizzato a lungo il dibattito sulle principali piattaforme social (e non solo su queste) nel cui ambito diversi passaggi dell'intervento sono stati ripresi e strumentalizzati in chiave disinformativa". Le interviste rilasciate da rappresentanti istituzionali russi su emittenti televisive italiane hanno avuto "ampia visibilità", si osserva nel bollettino, sullo stesso account dell'"ambasciata" russa in Italia.

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