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Guerra Ucraina-Russia, Gallucci: "Fa paura a distretto calzaturiero marchigiano"

18 marzo 2022 | 15.33
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L'imprenditore calzaturiero: "Le nostre esportazioni sono praticamente bloccate"

Gianni Gallucci
Gianni Gallucci

"La guerra fa paura, non solo per chi è al fronte ma anche per chi la guerra la vive di riflesso. Le nostre esportazioni sono praticamente bloccate". Lo dice in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia Gianni Gallucci, direttore generale di Gallucci , azienda che affonda le radici in una tradizione familiare iniziata quasi cento anni fa dal 1959 è il punto di riferimento per la produzione di calzature di alta qualità e di quelle ortopediche e correttive per bambino con un'importante presenza nel mercato statunitense. "Esportiamo in Russia - sottolinea - dai primi anni Novanta, abbiamo sempre fatto fronte alla continua instabilità del rublo, ma oggi la preoccupazione è grande per le sorti del distretto calzaturiero marchigiano nel futuro imminente, ad esempio per noi, che il mercato russo vale circa un 30% del fatturato, la programmazione di produzione è stata completamente stravolta dalla sera alla mattina, ma penso anche alle aziende che sono sbilanciate per l’80% verso questi mercati che non riusciranno ad alzarsi dopo l’ennesimo colpo proprio adesso che iniziavamo a vedere la ripresa post pandemia".

"La produzione - avverte - è bloccata, e le prospettive di lavoro sono davvero difficili con il cambio attuale del rublo a quasi il doppio e la parte ancora non percepita da tutti è la ripercussione di questa situazione negli altri mercati europei, dove abbiamo avuto una frenata seppur ancora lieve con il rallentamento dei consumi dovuti all’incertezza. L’indebolimento del distretto è la conseguenza più grave anche per chi resisterà alla guerra".

L'azienda, che ha lo stabilimento nelle Marche e lo showroom per i buyer internazionali a Milano in piazza San Babila, è una delle aziende di calzature e accessori in pelle artigianali e totalmente made in Italy preferite dalle famiglie reali come quella svedese e quella belga, personaggi dello star system come Madonna, Jennifer Lopez e Sarah Jessica Parker e del mondo dello sport come Klay Thomson, Stephen Curry e Kevin Durant. Oggi con la seconda generazione continua la tradizione, iniziando a produrre anche scarpe da adulto di alta qualità. L'azienda, con cinquanta dipendenti e una distribuzione concentrata per la maggiore in Europa, Russia e Nord America, segue tutti i canoni della modernità industriale, è molto attenta alla salvaguardia dell’ambiente e delle persone, mantenendo sempre un know how di eccellenza, appreso da più di sessant’anni di esperienza.

Tornando alla crisi aperta dall'attacco Gallucci spiega come "in effetti dando uno sguardo ai numeri si può intuire la dimensione del danno. La Russia, ha ricordato Assocalzaturifici, per il mercato italiano delle calzature vale il 2,7% delle esportazioni. Nel 2021 sono state vendute 3 milioni e mezzo di paia di scarpe made in Italy in Russia, con circa 250 milioni di fatturato, in Ucraina 450 mila paia con 36 milioni di fatturato".

"Ad oggi - ammette - siamo tutti in attesa di capire quali saranno le soluzioni dei problemi legati al cambio, alle difficoltà di ricevere i pagamenti tramite le banche, con anche il blocco delle carte di credito e tutti i problemi legati alla logistica, anche se la strada è tutta in salita. Gli imprenditori sono in seria difficoltà, dopo i rincari delle materie prime, delle bollette e ora dei carburanti, è impossibile far fronte anche a questa situazione, un intervento fulmineo è fondamentale da parte della politica, che sembra averci dimenticato, dove non saranno sufficienti solo cassa integrazione per i dipendenti e alleggerimento della pressione fiscale, ma saranno necessarie vere e proprie iniezioni di fondi per garantire la sopravvivenza delle aziende e la tutela di migliaia di posti di lavoro".

"Non demordiamo però - rimarca - un altro mercato importante per noi sono gli Stati Uniti dove anche quest’anno siamo orgogliosi di poter fornire la Nba con dei prodotti che diventano dei gift per i giocatori dell’All Star Game. Nel 2017 ho siglato una partnership con l'Nba, con l’ex giocatore di basket Kevin Willis. Ad ogni edizione della partita delle stelle (se ne disputa una ad ogni stagione agonistica), realizziamo dei prodotti in special edition donati ai cestisti selezionati che compongono le squadre".

La stessa borsa (non limited edition) verrà messa in commercio con il logo aziendale e l'anno di riferimento dell'All star game. “Grazie al nostro partner Kevin Willis, il ricavato ottenuto dalla vendita di queste borse verrà destinato alla organizzazione Atlanta children's foundation, creata dallo stesso Willis e patrocinata dall’Nba, la squadra degli Atlanta Hawks e la Nbpa, l'associazione americana dei giocatori di basket”, conclude Gallucci.

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