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Guerra Ucraina-Russia, bombe su Merefa: almeno 21 morti

17 marzo 2022 | 07.29
LETTURA: 4 minuti

Bombardamento russo vicino Kiev, ucciso bambino di 2 anni. A Chernihiv morto cittadino Usa

(Foto Afp)
(Foto Afp)

Guerra Ucraina, continuano gli attacchi pesanti da parte della Russia su diverse città. A Merefa, nella regione di Kharkiv, almeno 21 persone sono state uccise e altre 25 sono rimaste ferite, di cui 10 in gravi condizioni, a seguito dei bombardamenti russi. Lo riferisce 'Ukrainska Pravda' citando l'ufficio del procuratore regionale di Kharkiv. La località, con 21.500 abitanti, è stata colpita intorno alle 3.30 di notte, ora locale, da un attacco aereo che ha danneggiato una scuola, un circolo culturale e alcune abitazioni.

Un bambino di due anni è morto e quattro persone sono rimaste ferite nel bombardamento del villaggio ucraino di Novi Petrivtsi, vicino a Kiev. Lo ha riferito la polizia dell'Oblast della capitale ucraina, denunciando che le truppe russe hanno sparato contro le abitazioni con artiglieria pesante. "Un palazzo è stato distrutto, le case nei pressi sono state danneggiate. Al momento siamo a conoscenza della morte di un bambino di due anni e di quattro persone ferite", si legge su Facebook.

Almeno una persona sarebbe rimasta uccisa e altre tre sarebbero rimaste ferite a Kiev, dove intorno alle 5 ora locale rottami di un missile abbattuto hanno colpito un palazzo nel distretto di Darnytskyi.

Un cittadino americano sarebbe morto a Chernihiv durante un attacco di artiglieria delle forze russe. A scriverlo in un post pubblicato su Telegram è il consigliere del ministro degli Interni ucraino Anton Gerashchenko che pubblica anche la foto del passaporto di un uomo nato negli Stati Uniti in Minnesota nel 1954.

Si sarebbe aggravato intanto il bilancio delle vittime a Chernihiv. Secondo il governatore della regione, Viacheslav Chaus, qui ieri 53 persone sarebbero morte a causa dei bombardamenti russi. "Stiamo subendo pesanti perdite, ieri sono stati uccisi 53 cittadini", ha affermato Viacheslav Chaus in un video diffuso su Telegram.

Nelle ultime 24 ore la città di Kharkiv, la città dell'Ucraina orientale situata nella regione della Sloboda Ucraina, sarebbe stata attaccata 49 volte ance se non stati avvistati aerei russi. Sarebbero aumentati di dieci volte invece gli attacchi con missili a lunga gittata (Bm-21). A riferirlo è il capo dell'amministrazione militare regionale di Kharkiv, Oleg Synegubov in Telegram secondo quanto riporta 'Ukrainska Pravda' sottolineando che le forze russe comunque non sono riuscite ad avanzare da nessuna direzione.

La regione di Kherson, nel sud dell'Ucraina, è sull'orlo di una catastrofe umanitaria a causa dell'invasione russa. L'allarme è arrivato dal commissario per i diritti umani del Parlamento di Kiev, Lyudmyla Denisova, secondo la quale "a causa dell'occupazione temporanea degli insediamenti nella regione, soprattutto quelli piccoli, la popolazione fa i conti con una grave carenza di medicine e talvolta di generi alimentari". "Non sembra possibile consegnare nulla da altre regioni dell'Ucraina a causa delle azioni aggressive e degli attacchi degli occupanti", ha denunciato, parlando anche - secondo Ukrinform - di problemi con le forniture di acqua, corrente e gas. Denisova ha accusato le forze russe di aprire il fuoco contro i civili che protestano. Martedì il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, aveva rivendicato il controllo da parte delle forze russe dell'intera regione di Kherson.

"A Mariupol non è rimasto un palazzo intero. Per bere la gente è costretta a sciogliere la neve, a prendere l'acqua dalle pozzanghere o a scaricarla dai termosifoni". Lo ha dichiarato il vice sindaco della città sotto assedio nella regione di Donetsk, in Ucraina, Sergey Orlov in un'intervista a Forbes Ucraina, aggiungendo che a causa degli attacchi russi l'80-90% degli edifici è stato distrutto o danneggiato"."Le infrastrutture quasi non funzionano più - ha detto ancora - e i residenti rimasti, circa 350-400mila, soffrono per la carenza d'acqua e per l'assenza di riscaldamento: la città ha un disperato bisogno di un corridoio umanitario e di evacuazione. L'ultimo convoglio umanitario in arrivo è fermo da quattro giorni perché i russi non gli permettono di entrare in città. “L’esercito russo - ha concluso il vice sindaco - si rende conto che non potrà esserci vittoria nello scontro diretto con l'esercito ucraino e quindi sta cercando, attaccando civili e infrastrutture, di costringerci ad arrenderci. Non sono in guerra con l'esercito ucraino, ma con la popolazione”.

Le forze russe affermano intanto di aver colpito e distrutto un deposito di missili e munizioni a Sarny, nella regione di Rivne, nell'Ucraina Occidentale. Lo riporta il Guardian.

Kiev spera in "nove corridoi umanitari" per l'evacuazione dei civili dalle città, anche da Mariupol. Secondo la vice premier Iryna Vereshchuk, "per oggi sono stati concordati nove corridoi" e l'obiettivo è mandare "da Zaporizhzhia a Mariupol un cisterna con il carburante per le auto private" in modo che i civili possano lasciare l'area. Le autorità ucraine puntano anche a "consegnare cibo e medicine a Hostomel, Bucha, Semypolky, Markiv e Opanasove", nella regione di Kiev.

Stando alla Vereshchuk sono previsti per oggi "corridoi da Borodjanka a Zytomyr, da Mariupol a Zaporizhzhia, da Shevchenkove a Brovary e da Kharkiv a Vovchansk".

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