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Massacro Bucha, Donato: "Indagine su responsabilità". E Picierno sbotta - Video

06 aprile 2022 | 12.32
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Botta e risposta su Bucha e la guerra dopo le parole, ritenute filo-russe, dell'europarlamentare indipendente

Massacro Bucha, Donato:

Scintille 'italiane' a Strasburgo sul tema della guerra in Ucraina e in particolare sul massacro di Bucha, documentato da immagini e foto, dopo l'intervento di Francesca Donato, europarlamentare 'indipendente', bacchettata dalla presidente di turno, la dem Pina Picierno, per le sue parole ritenute filo-russe. "Sta dicendo cose inaccettabili, il massacro di Bucha è sotto gli occhi di tutti", attacca dalla presidenza l'esponente democratica rivolgendosi a Donato. Che inizia il suo breve intervento spiegando come "esigere che la Russia si ritiri incondizionatamente consentendo il ripristino della situazione precedente all’ingresso delle proprie truppe sul territorio ucraino, è un puro esercizio verbale, pleonastico e velleitario".

A far scattare la reazione della vicepresidente dell'europarlamento il tema delle vittime civili del conflitto, dopo che Donato ha ricordato come sulle "stragi di civili riferite dal governo ucraino, sulla cui veridicità vi sono molti dubbi è necessario disporre un’inchiesta indipendente in Ucraina per indagare sulla reale dinamica dei fatti e sulle reali responsabilità". "Quest'Aula - replica Picierno - non può diventare il megafono di posizioni che non sono accettabili". "Il massacro di Bucha è sotto gli occhi di tutti", dice ancora la dem alzando il tono.

"Il sottosegretario generale dell’Onu, parlando al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite - è l'argomento dell'ex leghista - ha riferito sulle denunce di violenza sessuale da parte delle forze ucraine e delle milizie della protezione civile. L’Onu sta verificando queste accuse". Parole, anche queste, che la presidente di turno Picierno, si affretta a rimandare al mittente. Alla democratica non vanno giù neanche le ultime affermazioni della Donato che invita la Ue "a recuperare un ruolo di terzietà e obiettività, individuando un proprio rappresentante che sia super-partes, per facilitare il negoziato ed addivenire alla cessazione delle ostilità, possibile solo tramite una mediazione efficace, che non veda né vinti né vincitori". "Quest'Aula non è equidistante - taglia corto la Picierno -, c'è un aggressore e un aggredito, che sono Putin e i civili ucraini, se ne faccia una ragione, onorevole Donato".

"Picierno ha affermato che 'questo Parlamento non può essere un megafono della propaganda russa', aggiungendo 'non permetto che in quest’aula si sostengano queste tesi', per poi arrivare a dire che il massacro di Bucha non può essere messo in dubbio, cosa che io non ho fatto, avendo chiesto invece un’inchiesta per accertarne le responsabilità, a fronte di elementi oggettivi di ambiguità e la responsabilità russa è innegabile. Infine ha concluso con 'questo Parlamento non è equidistante, invitandomi a farmene una ragione'", dice Donato, interpellata dall'AdnKronos. "Al termine del mio intervento Picierno, che presiedeva la seduta quale vicepresidente, ha irritualmente replicato alle mie parole, con toni assolutamente inadeguati al ruolo che rivestiva", lamenta l'ex leghista.

"Oggi abbiamo assistito ad una pagina davvero degradante per quella che dovrebbe essere l’istituzione simbolo della democrazia europea", accusa. "Il diritto di intervento e la libertà di espressione di un deputato europeo, nell’esercizio delle sue funzioni, viene negato dal presidente durante il dibattito in aula, negando l’essenza del dibattito stesso. Davvero un fatto gravissimo, oltre che un brutto spettacolo per i cittadini che credono alla democrazia", conclude Donato.


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