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Guidi: ''Quote rosa giusto principio, governo ne terrà conto per le nomine''

08 aprile 2014 | 13.03
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Guidi: ''Quote rosa giusto principio, governo ne terrà conto per le nomine''

Nelle nomine in arrivo nelle società a partecipazione pubblica il governo terrà conto del principio delle 'quote rosa'. Ad affermarlo è il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi. Nel sottolineare che è già "un segnale molto importante" che il 50% di esponenti del governo sia donna, Guidi, intervistata dalla trasmissione di Raidue '2Next', rileva che "in queste nomine credo che le quote rosa siano un principio giusto: un governo che ha già otto ministri donna non potrà non tenerne conto".

Guidi spiega che "da ministro che ha sempre fatto un mestiere 'maschile' sulle quote rosa ho avuto in passato una posizione sospettosa: l'idea di poter essere protetta come un animale in via di estinzione non mi è mai piaciuta. Però negli anni ho valutato che per ottenere qualcosa, uno choc anche per legge fosse giusto". Quanto alle indiscrezioni su una lista che avrebbe consegnato proprio in vista delle nomine ai vertici delle società partecipate, Guidi taglia corto: "Non ho consegnato nulla a nessuno".

TETTO AGLI STIPENDI DEI MANAGER PUBBLICI - Quanto al tetto agli stipendi dei manager pubblici, Guidi rileva che si tratta di "una misura giusta in un momento in cui tutto il paese sta facendo dei sacrifici". Il che non vuol dire "mettere in condizioni impossibili per lavorare ma, nel rispetto delle scelte private e personali" dei singoli, "togliere qualche squilibrio è giusto".

FIAT - Parlando della Fiat, Guidi dichiara: "Nessuna azienda può essere obbligata per legge ad investire, nessuna azienda può essere trattenuta a forza" in Italia. Il ministro rileva che sia in generale, sia in particolare per quanto riguarda la Fiat, quello che serve è "creare le condizioni perché qualsiasi azienda italiana o straniera ritrovi un valore aggiunto per investire nel nostro paese".

"Non voglio fare il difensore di nessuno, né della Fiat, ma se parliamo di un percorso che va dagli anni Ottanta ad oggi di anni ne sono passati tanti. Oggi Fiat è un'altra azienda", sottolinea Guidi spiegando che "gli investimenti sono stati fatti".

ELECTROLUX - Riguardo a Electrolux il ministro ricorda che il "prerequisito" posto dal governo per fare la sua parte è "l'esistenza di un piano industriale serio e credibile che garantisca che non ci sia né un licenziamento né un esubero in tutti gli stabilimenti''. ''L'azienda - prosegue - ha presentato un piano vicino a queste richieste. Ora ci sarà una trattativa con i sindacati".

MICRON e ALCOA - Il governo "sta facendo il massimo per cercare soluzioni realistiche" a vicende complesse e a tavoli di crisi industriale, da Micron a Alcoa, rileva Guidi, che, sottolinea come "nel momento storico che l'Italia sta vivendo l'imprenditore ha il dovere morale di preservare l'occupazione". Per quanto riguarda il tavolo sulla vertenza Micron, Guidi ritiene che "una soluzione sia alle viste", ricordando che è stata "sospesa la procedura di mobilità e spostata a domani". Quanto alla vicenda Alcoa, "stiamo facendo il massimo", dice sottolineando che si tratta di "vicende complesse".

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