In un editoriale pubblicato sul New York Times dal titolo 'L'erosione della democrazia in Turchia'.
Nuovo attacco frontale del religioso Fethullah Gulen al presidente turco e suo rivale Recep Tayyip Erdogan. In un editoriale pubblicato sul New York Times dal titolo 'L'erosione della democrazia in Turchia', Gulen ha accusato "i leader dell'Akp" - il partito di Erdogan - di "ritenere ogni critica democratica nei loro confronti come un attacco allo Stato. Identificando ogni voce critica come un nemico - o peggio, un traditore - stanno guidando il paese verso il totalitarismo", ha sottolineato Gulen, che dal 1999 vive negli Stati Uniti, in Pennsylvania.
Il leader religioso ha quindi analizzato il rapporto tra Turchia ed Europa, evidenziando come la recente ondata di arresti decisa dalle autorità turche di esponenti "dei media e della società civile" abbia "dissipato" la concreta possibilità di adesione di Ankara all'Ue.
L'editoriale di Gulen, accusato da Erdogan e dai suoi fedelissimi di essere a capo di uno 'stato parallelo' che mirava a eliminare il presidente dalla scena politica, arriva dopo gli arresti nei mesi scorsi in Turchia di decine di sostenitori del leader religioso.
