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Hai pagato troppo? Ecco come chiedere il rimborso a Equitalia

29 maggio 2017 | 10.40
LETTURA: 2 minuti

(Fotogramma)
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Una cartella Equitalia in arrivo, una sanzione da pagare, una dichiarazione dei redditi sbagliata e poi si scopre che si è pagato troppo o che quel tributo è stato annullato. Cose che capitano, ma non tutti sanno che le eccedenze di pagamento o le cosiddette eccedenze di sgravio non sono una strada senza uscita. Equitalia è infatti tenuta a rifondere il contribuente, e chi ha pagato più di quanto dovuto ha diritto a un rimborso che sarà erogato dall'ente creditore proprio attraverso l'aiuto di Equitalia. Ecco come.

Rimborso da eccedenza di pagamento: nel caso in cui il contribuente abbia versato somme in eccesso superiori a 50 euro, Equitalia notifica una comunicazione di rimborso. A questo punto si avranno a disposizione 3 mesi per recarsi allo sportello indicato e scegliere se ritirare le somme oppure chiedere che il rimborso sia fatto tramite un bonifico. Scaduti i 3 mesi, Equitalia è obbligata a restituire il rimborso all'ente che lo ha autorizzato. Il contribuente avrà sempre diritto a ricevere il rimborso, ma da quel momento in poi dovrà chiederlo direttamente all'ente creditore. Meglio, quindi, non perdere tempo.

Rimborso da eccedenza da sgravio: questo caso si verifica quando il contribuente ha pagato un tributo poi annullato totalmente o parzialmente da parte dell'ente creditore. Generalmente Equitalia invita a ritirare il rimborso allo sportello o a comunicare le coordinate bancarie per riceverlo tramite bonifico. E' importante tuttavia ricordare che ci sono alcuni enti che prevedono altre modalità per ottenere il rimborso.

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