
Minare l'autorità di Pechino sarà reato. L'appello dell'attivista pro-democrazia Wong: "Ora Trump eserciti il suo potere"
Il Congresso nazionale del popolo, il ramo legislativo del Parlamento cinese, ha approvato la legge sulla sicurezza nazionale per Hong Kong. In questo modo, diventa un reato minare l'autorità di Pechino. Secondo quanto informa la Xinhua, la legge considera un reato la sedizione, il separatismo, l'ingerenza straniera e il tradimento. E potrebbe portare, per la prima volta, all'aperture di agenzie di sicurezza cinesi a Hong Kong, oltre al dispiegamento di personale cinese responsabile della difesa della sicurezza nazionale nell'ex colonia britannica. La riforma non richiede l'approvazione del Parlamento di Hong Kong. La legge è stata progettata "per la costante attuazione" del principio 'un Paese, due sistemi' e per "la stabilità e la prosperità a lungo termine di Hong Kong", ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa il premier cinese, Li Keqiang.
''Ora è il momento che il presidente Trump eserciti il suo potere in linea con le indicazioni del Segretario di Stato Pompeo'', ha dichiarato Joshua Wong, uno dei più noti attivisti pro-democrazia di Hong Kong, nel corso di una conferenza stampa insieme ai membri di Demosisto Agnes Chow e Nathan Law. I suoi sono commenti alla dichiarazione di Mike Pompeo secondo il quale l'ex colonia britannica non è più autonoma dalla Cina. Da Wong è arrivato un appello alla comunità internazionale, perché esprima la sua contrarietà alla controversa legge sulla sicurezza nazionale che Pechino ha appena adottato. E ai leader europei, asiatici e americani perché condividano la linea di Pompeo. ''Chiediamo alla comunità internazionale di agire e di tenere gli occhi puntati su Hong Kong. Ora è il momento di agire e combattere'', ha aggiunto.