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Huawei, in Europa arriva smartphone senza Google app

19 settembre 2019 | 16.07
LETTURA: 5 minuti

Mancheranno Gmail, YouTube e Maps, ma nessun problema per Facebook

(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

dall'inviato Mattia Repetto
Nella guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, la prova di forza di Huawei parte da Monaco di Baviera. Nonostante manchino le app preinstallate di Google, a causa dei veti imposti dall’amministrazione Trump, il colosso cinese è andato comunque avanti e ha presentato nella città tedesca la nuova serie di smartphone Mate 30, tra cui il top di gamma 30 Pro e l’elegante 30 Rs Porsche Design, che in Europa dovrebbe arrivare entro fine anno.

Per ovviare alla mancanza delle licenze Google per Android, l’azienda di Shenzhen ha inserito come sistema operativo una versione open source di Android, supportata dall’App Gallery invece che dal Play store per scaricare e installare le applicazioni come Facebook o WhatsApp. Praticamente tutte quante tranne, ovviamente, quelle marchiate Google e quindi mancheranno YouTube, Maps, Gmail e Calendar, per citarne alcune.

Si tratta del rischio, quello affrontato da Huawei, di immettere sul mercato qualcosa che l’utente potrebbe percepire come un contenitore vuoto. Ma è un rischio calcolato per una società che ha l’innovazione nel dna a tal punto da prodursi praticamente tutto in casa, come ad esempio il processore dedicato Kirin, che nel Mate 30 sarà nell’ultima versione 990 base e 990 con modem integrato 5G nella versione che supporta la nuova tecnologia di connettività. Non va anche dimenticato, e questo lo sostiene più di un analista internazionale, che il veto oggi presente da parte degli Stati Uniti potrebbe finire, permettendo a quel punto a Huawei di far installare sui propri dispositivi nuovi la versione di Android targata Google.

Nel primo semestre del 2019, in Europa, il business dell’azienda è cresciuto del 23%, mentre le spedizioni sono salite del 24%. A luglio scorso, l’azienda ha mantenuto la seconda posizione nel mercato italiano, con una market share a volume del 29% e del 23,6% a valore (Huawei + Honor). Del mercato degli smartphone Android, Huawei detiene il 32,9% del totale.

“Da quando siamo nati, nel 1987, il nostro è stato un lungo viaggio, che ci ha dato tante opportunità. Ma è negli ultimi mesi che stiamo affrontando tante sfide e le sfide sono sempre opportunità. Noi in azienda siamo uniti”, ha detto Walter Ji, president consumer business group Huawei Western Europe, incontrando la stampa qualche ora prima del keynote di presentazione del ceo Richard Yu. “Non è stato facile – ha aggiunto – per un’azienda basata in Cina poter competere nel mercato occidentale. Dopo tante difficoltà, siamo diventati il numero uno nelle reti e i secondi produttori di smartphone al mondo”.

“La nostra priorità principale – ha proseguito - restano i clienti. E crediamo in un’innovazione che crei benefici, come dimostriamo attraverso le nostre fotocamere, le nostre batterie, i display che equipaggiano i nostri telefoni. In questo investiamo moltissime risorse. Come risposta, i consumatori amano i nostri prodotti e ci ripagano”, ha detto ancora. “Per questo crediamo in collaborazioni aperte con i nostri partner, pensiamo che le tecnologie debbano essere a disposizione di tutti per migliorare la vita delle persone e rendere il mondo un posto migliore”.

Gli ha fatto eco Andrew Garrihy, global chief brand officer at Huawei Consumer Business Group, secondo cui sarà proprio “il potere della tecnologia a rendere migliore il mondo, e per questo l’obiettivo dell’azienda è quello di portare la tecnologia al servizio di tutte le persone, le imprese e le abitazioni. Un obiettivo che coinvolge 5G, AI e smartphone. Spendiamo tantissimo in ricerca e sviluppo, e possiamo offrire chip, telefoni di qualità e potenti fotocamere. Questa è solo una parte della storia e non è abbastanza, ma intanto – ha spiegato ancora - grazie alla tecnologia possiamo oggi estendere ciò che è umanamente possibile. Ci sono potenzialità incredibili dall’intelligenza artificiale assieme a quella umana”, ha concluso.

Quanto alle specifiche tecniche dei nuovi smartphone, il Mate 30 continua sulla strada di Huawei nell’offrire il massimo al consumatore. Il comparto fotografico è il punto di forza dello smartphone, in collaborazione sempre con Leica, con tre fotocamere SuperSensing da 40 megapixel, ultrawide da 16 megapixel e teleobiettivo da 8 megapixel. Nella versione top di gamma 30 Pro si raggiungono livelli ancora più elevati: quattro fotocamere posteriori, due da 40 megapixel Cine Camera e SuperSensing Camera, una da 8 megapixel come teleobiettivo (3x ottico) e un sensore 3D Depth Sensing Camera.

Tra le possibilità che offre questo hardware c’è quella di registrare video in 4k ultra e in ultra-slow-motion da 7680 frame al secondo. Le anteriori sono rispettivamente da 24 e 32 megapixel. Altro marchio di fabbrica di Huawei è la durata della batteria, che nel Mate 30 è di 4200mAh e nel Mate 30 Pro raggiunge i 4500mAh, garantendo in entrambi i casi durate che superano la giornata di normale utilizzo.

I display sono rispettivamente da 6,53’’ e da 6,62’’, con quest’ultimo curvo con un angolo di piega ai bordi di 88 gradi. Nel notch sono presenti ben cinque sensori, tra cui due di profondità. Il modello Mate 30 avrà 8 gb di Ram e 128 di storage, mentre il Mate 30 Pro avrà la stessa quantità di Ram ma 256 gigabyte di spazio.

Quattro i colori che verranno messi a disposizione degli utenti: Emerald Green, Space Silver, Cosmic Purple e Black, affiancati da due versioni in simil pelle vegan-friendly, arancione e verde. Il colosso cinese, a Monaco, ha presentato una grande novità, la smart tv Huawei Vision, in tre misure: 55’’, 65’’ e 75’’. Inoltre, arrivano la nuova generazione di cuffie FreeBuds 3, lo smartwatch Watch Gt2, con casse da 46mm o da 42mm, che tra le caratteristiche hanno il monitoraggio dell’attività cardiaca anche in acqua e del sonno.

Altra novità è Huawei Assistant, assistente integrato nei nuovi smartphone che aiuta l’utente nella ricerca, nelle scorciatoie per i servizi preferiti, nel recuperare le informazioni rapidamente come appuntamenti sul calendario o telefonate perse e, infine, nel consultare il feed delle notizie.

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