I Ballets Jazz de Montreal da stasera (unica replica domani) in scena a Roma al Teatro Brancaccio con tre lavori firmati dall'israeliano Itzik Galili ('Mono Lisa'), dal greco Andonis Foniadakis ('Kosmos') da Barak Marshall ('Harry'). Nel suo spettacolo Itzik Galili rivisita il 'pas de deux' classico in un gioco di feroce e dinamica seduzione, legata ad una musica industriale, basata sui suoni delle macchine da scrivere.
Apprezzato per la sua capacità di coniugare astrazione e narrazione in questo gioco di coppia, il coreografo israeliano riesce a controbilanciare umorismo, violenza, sensualità e eleganza. 'Kosmos' celebra, invece, l'umanità, la sua bellezza e la forza creativa. Andonis Foniadakis trae la sua ispirazione dal mondo in cui viviamo. Il ritmo frenetico della vita urbana di tutti i giorni, i movimenti di folle e il trambusto della città. Una danza gioiosa e liberatoria.
Spettacolare il collage musicale di 'Harry', che comprende brani scelti di Tommy Dorsey, Taraf Ionel Budisteanu, Balkan Beat Box, The Andrews Sisters, Anatol Stefanet, Dejan Petrovic, Sidney Bechet, Varsavia Village Band, il Quartetto ungherese, Goran Bregovic, Maria Callas, Wayne Newton. Il coreografo israelo -americano Barak Marshall si è ispirato alle battaglie interiori dell'uomo.
''La vita - ha dichiarato- è una lotta costante, in cui siamo continuamente di fronte a conflitti per quanto riguarda la cultura, il sesso, la specie''. Tra uomini e donne, in particolare, i compromessi devono essere fatti per raggiungere un equilibrio.
Brulicante di energia,il lavoro sottolinea un tema ricorrente nelle interazioni umane. I conflitti e la nostra capacità di superarli. Per ottenere un risultato che sappia coniugare jazz, canzoni popolari israeliane, musica tradizionale. Un 'opus' spettacolare intriso di speranza e umorismo che alterna sequenze di gruppo e pas de deux.