I leader delle fazioni della rivoluzione siriana armata si riuniranno questo mese in Arabia Saudita per un incontro che è il primo del genere, dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato l'intenzione di addestrare circa cinquemila elementi dell'opposizione armata moderata.
I leader delle fazioni della rivoluzione siriana armata si riuniranno questo mese in Arabia Saudita per un incontro che è il primo del genere, dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato l'intenzione di addestrare circa cinquemila elementi dell'opposizione armata moderata. A rivelarlo ad Aki-Adnkronos International sono fonti dell'Esercito siriano libero (Esl), secondo le quali alla riunione "parteciperanno diversi responsabili militari dell'Esl e delle brigate rivoluzionarie e consiglieri militari".
Tra gli argomenti in agenda, secondo le fonti,"la situazione delle forze rivoluzionarie siriane dell'opposizione, il loro orientamento, la possibilità di unificarle e i piani per addestrarle".
Le fonti non precisano se l'invito a questa riunione arrivi da Riad o da Washington, ma sottolineano come giunga proprio "qualche settimana dopo l'annuncio degli Usa di voler addestrare combattenti siriani dell'opposizione moderata, dopo tre anni di ritardi ed esitazioni".
Secondo alcuni media, i responsabili sauditi hanno fatto sapere che l'addestramento dell'opposizione siriana si svolgerà nel regno, mentre fonti militari dell'opposizione hanno detto che avverrà in un Paese confinante con la Siria, con particolare riferimento a Turchia e Giordania.
Tuttavia, gli osservatori mettono in evidenza che il numero di combattenti che gli Stati Uniti intendono addestrare inizialmente è molto esiguo e non può rappresentare una forza in grado di contrastare né lo Stato islamico, che conta oltre 20mila miliziani in Siria, né le forze del regime, che hanno oltre 100mila tra militari, milizie e sostenitori anche non siriani, tra cui Hezbollah.