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Roma: per Bertolaso due mesi roventi tra gaffe e polemiche

28 aprile 2016 | 19.01
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Guido Bertolaso (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Guido Bertolaso (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Dopo due mesi ‘bollenti’ Forza Italia volta pagina sul candidato più discusso per la poltrona di sindaco di Roma. Per Guido Bertolaso la corsa è chiusa e gli azzurri appoggiano Alfio Marchini. Si chiude così una vicenda che ha visto il Centrodestra a Roma spaccarsi sin da subito proprio sul nome dell’ex capo della Protezione Civile, ‘colpevole’ anche di aver accumulato troppe gaffe.

Proprio ieri è arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, con Bertolaso che intervistato da ‘Corriere Tv’ prima si è detto disponibile a fare l'assessore con Giachetti o Raggi sindaco e poi dopo varie ore ha provato a corregge il tiro. Inutilmente.

Certo, in questi due mesi le affermazioni dell’ex capo della Protezione Civile hanno spesso creato molte polemiche. A partire da quando, ospite della trasmissione 'DiMartedì', l'ex capo della Protezione civile si lancia in grandi elogi per Rutelli e, soprattutto, per l'attuale avversario del Pd, Roberto Giachetti.

Non solo, a chi gli chiede un commento sulle ruspe di Salvini, Bertolaso risponde dicendo che lui preferisce la diplomazia e definisce i rom "una categoria vessata e penalizzata". Una frase che il leader della Lega Nord si lega il dito. "A me pare che quelli vessati siano gli italiani e i cittadini romani. Chi governa con la Lega i campi rom li chiude", replica Salvini, che decide di sondare altri nomi chiedendo direttamente ai romani di scegliere fra una rosa di alcuni nomi. "Un'uscita infelice ci può stare ma se le uscite infelici diventano una serie, qualche dubbio viene" sottolinea Salvini.

Intanto però Bertolaso riesce a far arrabbiare anche i cittadini de L'Aquila. "Roma è una città terremotata e io sono qui per ricostruirla" dice. Una frase che scatena la dura replica di comitati e associazioni che puntano il dito proprio contro la gestione della ricostruzione post-terremoto.

Le parole di Bertolaso , in diverse occasioni, appaiono poco ragionate e quasi provocatorie. L'apice di questo 'corto circuito' fra gaffe e malumori nel Centrodestra si raggiunge quando l'ex capo della Protezione Civile consiglia a Giorgia Meloni di stare a casa a godersi la maternità e ad allattare, rinunciando a una "campagna elettorale feroce, fra buche, sporcizia e campi rom". Una frase stigmatizzata da più parti che ha provocato l'immediata scesa in campo della Meloni, riaprendo i giochi nel Centrodestra per la corsa alla poltrona del Campidoglio.

Esattamente un mese fa, poi, Bertolaso, ospite del programma di Rai Radio2 'Un Giorno da Pecora', annuncia che se diventerà sindaco farà diventare il Tevere balneabile. Parole che provocano l'ilarità più o meno generale. Come si farebbe a far diventare il Tevere balneabile? ''Bisogna evitare che ci siano tutte quelle zozzerie, come i topi e tutto il resto - afferma - Va bonificato insomma, è una risorsa fondamentale per Roma''.

Non passano neanche 24 ore e arriva l'ennesima gaffe: Bertolaso dice che sua moglie potrebbe votare per il candidato del Pd Roberto Giachetti. Troppo, anche alla luce dei sempre più forti malumori con Lega e Fdi che accusano Berlusconi di voler favorire Renzi.

Le tensioni, anche fra gli 'azzurri', si fanno sempre più pesanti e l'ex capo della Protezione Civile si dice pronto ad andare avanti comunque, "anche se Forza Italia dovesse decidere di sfilarsi". Parole che fanno infuriare anche buona parte dei vertici di Fi e che acuiscono il 'gelo' verso Bertolaso.

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